Sono passati 40 anni da quando Aldo Conti ha dato il via alla sua avventura imprenditoriale: portare in provincia la pizza al trancio, che riscuoteva già grande successo a Milano. Al primo locale di Barlassina, in provincia di Monza e Brianza, all’interno del quale l’imprenditore fece prove su prove per individuare l’impasto giusto, oggi se ne aggiungono altri cinque e l’intenzione e di non fermarsi qui. A gestire le attività oggi sono la compagna Angela Foti e i figli.
Foti, qual è la formula alla base di questo successo?
“La voglia di sperimentare e di tentare nuove strade. Quella che quarant’anni fa ha spinto Aldo a intraprendere un percorso del tutto nuovo con la scommessa di portare la pizza al trancio fuori dalle grandi città. La stessa che lo ha portato a fare prove su prove fino a raggiungere l’impasto che volevo e che ancora oggi viene utilizzato per la pizza al trancio in tutti i nostri locali”.
Qual è il segreto di questo impasto?
“L’alta digeribilità, che si ottiene con una lunga lievitazione e una lavorazione della pasta che di fatto dura per tutta la giornata. L’impasto viene fatto al mattino, lo si lascia lievitare, dopo alcune ore lo si stende nelle teglie e lo si lascia ancora riposare. Il condimento, invece, viene messo all’ultimo momento in base alle richieste del cliente. In questo modo la nostra pizza al trancio risulta leggera quando la si mangia e facile da digerire”.
E il successo del prodotto non accenna a diminuire…
“No, anzi. Per tutti e sei i nostri locali si è verificato lo stesso meccanismo: a poco più di un mese dall’apertura le pizzerie lavoravano già a pieno regime. Il tutto senza fare pubblicità, ma solo grazie al passaparola dei clienti soddisfatti”.
Oggi, però, nei vostri locali non si mangia solo pizza al trancio, ma anche al piatto. Cosa è cambiato?
“Abbiamo iniziato a lavorare con la pizza al trancio e da asporto, ma con il tempo ci siamo resi contro che alcuni ci consideravano come alternativi alle pizzerie tradizionali. Così nel 2008 ci siamo gettati in un’altra sfida: abbiamo aperto un locale che serviva la classica pizza al piatto proprio di fronte a quello di Barlassina che proponeva solo tranci. Oggi in tutte le pizzerie diamo la possibilità di scegliere tra entrambi i prodotti anche a persone sedute allo stesso tavolo.
I clienti lo apprezzano?
“Assolutamente. Soprattutto le famiglie con bambini, con questi ultimi che gradiscono in particolare la pizza al trancio”.
Cosa accomuna tutti i locali?
“La qualità del prodotto. L’impasto viene realizzato ogni giorno in un unico laboratorio e poi consegnato alle singole pizzerie. E lo stesso accade per la mozzarella: utilizziamo la stessa che ha selezionato Aldo quarant’anni fa dopo averne provate moltissime. La produce un caseificio di Gorgonzola, quindi è quasi a chilometro zero. Ogni locale ha una gestione indipendente, ma queste due caratteristiche sono imprescindibili”.
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