Il titolare dell’impresa edile di Peia, in provincia di Bergamo, ci spiega i vantaggi di operare come general contractor al servizio di privati, aziende, enti pubblici e case di riposo. L’attenzione al cliente e la rigorosa osservanza delle norme legislative e di settore fanno di Edilpeja un punto di riferimento nel settore delle costruzioni. La flessibilità tecnico-organizzativa ha consentito all’azienda bergamasca di espandere i confini provinciali del mercato sperimentando tecniche, tecnologie e prodotti all’avanguardia.
Un unico interlocutore per tanti servizi: qual è la mission aziendale?
«Costruire opere durature, salubri, ecologiche, funzionali e di qualità estetica e costruttiva, oltre a selezionare materiali, tecniche e finiture migliori e performanti in linea con le aspettative del committente. Cerchiamo inoltre di offrire rispetto ai competitors quel qualcosa in più in termini assicurativi, certificativi, documentali e servizi aggiuntivi quali la valutazione immobiliare, la certificazione energetica e la progettazione strutturale».
Una decina di commesse nel 2018: pochi lavori ma grandi progetti?
«Nel nostro settore la concorrenza è fortissima ed è fondamentale proporre alla committenza soluzioni strutturali e progettuali di alto livello ingegneristico e architettonico con la ricerca di interventi migliorativi a parità di costo dell’opera e di comfort abitativo, qualità estetica e sicurezza strutturale. Operando come general contractor, riusciamo a garantire soluzioni chiavi in mano con garanzia decennale come previsto dall’art. 1669 del Codice Civile».
La variabile prezzo è ancora così importante?
«Fornendo soluzioni chiavi in mano riusciamo ad ottimizzare i costi e a trarne un vantaggio competitivo: questo carica sicuramente l’impresa di molte responsabilità ma unendo la parte progettuale con quella costruttiva abbiamo facilitazioni che si ripartiscono sul prezzo finale. In questo modo diamo un plus al committente che può realizzare l’opera in economia di scala: mi riferisco a enti e istituzioni pubbliche, case di riposo, Onlus».
Massima trasparenza quindi?
«Sempre. Negli appalti “a corpo” non andiamo mai oltre una variazione del 5% dell’importo iniziale (salvo che non vi siano errori o difetti di progettazione di derivazione esterna con incarico diretto da parte del committente o la richiesta espressa di eseguire opere aggiuntive o in variante avanzata da parte del medesimo), anche se la legge garantisce fino al 20%. Questo perché valutiamo ogni progetto in maniera approfondita per evitare di far lievitare l’importo finale e quindi spiacevoli sorprese al committente».
E riguardo alle coperture assicurative?
«Una delle più importanti coperture assicurative che riguarda le imprese di costruzione è la polizza C.A.R. (contractors all risks) “tutti i rischi del costruttore di opere civili”. La polizza serve a tutelare il costruttore da tutti quei problemi che potrebbero insorgere nel corso della costruzione e causare danni all’opera stessa. Noi aggiungiamo, su richiesta, anche la manutenzione gratuita per due anni dopo la fine dei lavori. Inoltre, stipuliamo polizze specifiche per coprire ulteriori rischi e cerchiamo sempre di garantire massimali alti».
Come rispettare i tempi di consegna?
«Con la capacità organizzativa ottimale: dall’impostazione della commessa al layout di cantiere, fino alla chiusura e alla consegna di tutte le certificazioni. Questo approccio consente di far fluire in modo regolare, senza intoppi, l’attività operativa in cantiere rispettando tempi e costi di esecuzione delle opere. Cerchiamo inoltre di fissare riunioni con cadenza settimanale in cantiere per fornire il monitoraggio costante dell’operato. Il Sistema di gestione della qualità in azienda, così come l’attestazione Soa in categoria OG1, ci ha poi portato alla definizione di un codice etico da diffondere alle maestranze e agli stakeholders».
La formazione del personale rappresenta un must?
«La consapevolezza della qualità delle risorse umane è indispensabile al fine di ottimizzare la soddisfazione dei clienti (minimizzando i reclami), aumentare la produttività e migliorare l’immagine e il clima aziendale, riducendo il rischio di incidenti, infortuni e malattie professionali. Investiamo molto in formazione continua, corsi di aggiornamento su bioedilizia e su aspetti sempre più rilevanti come l’acustica e il risparmio energetico, nonché in materia di sicurezza sul lavoro».
Costruzioni ex novo ma non solo: quali sono le prassi per la riqualificazione dell’esistente?
«La ricerca, nei limiti del possibile, di soluzioni finalizzate ad un azzeramento del consumo di suolo con processi di recupero dei materiali da scavo e da demolizione, attenzione al risparmio energetico e alle tematiche ambientali, ricerca del massimo comfort abitativo e salubrità degli ambienti. In tutte le opere edili di cui ci occupiamo, puntiamo alla ricerca di nuove e valide soluzioni di bioedilizia che tengano in debito conto la vivibilità degli spazi, il benessere e il calore dei materiali, l’equilibrio fra la tradizione e l’innovazione delle soluzioni edili e architettoniche».
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