Molti imprenditori, soprattutto titolari di piccole e medie imprese, tendono a non avvalersi del contributo delle agenzie per il lavoro ritenendolo un costo in più non necessario. Questo, tuttavia, alla prova dei fatti risulta errato. Ne parliamo con Angelo Bilotta, fondatore di Just Work, società di consulenza che ha come partner 12 agenzie per il lavoro italiane e internazionali.
Siamo davanti a un momento di grande ripresa che si colloca però in un contesto ancora precario, che potrebbe indurre gli imprenditori a rinunciare ad importanti opportunità di crescita per la mancanza del personale necessario e il timore di assumerlo. È così?
“Esatto. Anche alla luce di quanto successo negli ultimi due anni, per le imprese esitano ad assumere nuovo personale, che in caso di difficoltà potrebbe rappresentare un peso aumentando i costi fissi dell’azienda. Il che in una situazione ancora instabile come quella attuale è più che comprensibile. Per questo può essere determinante rivolgersi alle agenzie per il lavoro, capaci di mettere a disposizione personale preparato in tempi rapidi”.
Perché le aziende tendono a non usare di più questa possibilità?
“Perché molti imprenditori ritengono che rivolgersi alle agenzie per il lavoro rappresenti una spesa in più, non rendendosi conto che si tratta invece di un modo per ridurre i costi diretti e per beneficiare della flessibilità che si può avere utilizzando personale che di fatto è assunto da un’altra società. Nel caso in cui ci fossero problemi e l’impresa dovesse fermarsi, come avvenuto per la pandemia, i lavoratori sarebbero in carico all’agenzia. Si tratta di una scelta imprenditoriale, che guardando all’esperienza di chi l’ha già fatta, consente di risparmiare, ovviamente senza intervenire sul trattamento economico dei lavoratori, regolato sulla base del contratto nazionale”.
Come è possibile?
“Rivolgendosi ad un’agenzia il costo del lavoro è certo perché tutte le spettanze del dipendente, come ad esempio il trattamento di fine rapporto, vengono inserite all’interno della tariffa oraria e quindi corrisposte ogni mese, mentre se i lavoratori fossero assunti a tempo interminato ‘accumulerebbero’ il Tfr che dovrebbe essere pagato alla conclusione della collaborazione. Le aziende, inoltre, risparmiano sulla formazione del personale di cui si fanno carico le agenzie attraverso il portare Formatemp. I mai vantaggi non sono solo questi”.
Quali sono gli altri?
“Sicuramente la flessibilità, cioè il poter disporre del personale rapidamente e solo per il periodo necessario, ma anche le tempistiche favorevoli del pagamento. Mentre l’agenzia corrisponde lo stipendio ai lavoratori in staff leasing ogni mese, infatti, l’azienda la paga a seconda dell’accordo a 60, 90 o 120 giorni. Di conseguenza l’impresa può anche arrivare a saldare il suo conto quando il lavoro è concluso, mantenendo un ciclo finanziario virtuoso. L’agenzia, inoltre, può occuparsi completamente della gestione del personale consentendo di fatto all’azienda di non destinare suoi dipendenti a questo scopo e di potersi dedicare solo alle proprie attività”.
Ci sono anche vantaggi a livello di tutela legale?
“Sicuramente, le agenzie per poter operare devono essere iscritte ad un apposito albo presso il Ministero del Lavoro che garantisce la qualità del servizio e il rispetto delle disposizioni previste”.
I benefici per le aziende sono chiari, ma ce ne sono anche per i lavoratori?
“Sì, i lavoratori vengono formati attraverso i corsi finanziati da Formatemp, l’ente di formazione di tutte le agenzie. In questo modo acquisiscono competenze che possono utilizzare sia all’interno dell’azienda in cui devono lavorare sia in futuro per ricollocarsi”.
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