Ha iniziato la sua carriera come avvocato penalista in uno degli studi professionali più prestigiosi d’Italia (dell’Avv. Vittorio Aymone) per poi mettere a disposizione le sue conoscenze per un altro settore legale come quello amministrativo. In questa veste ha svolto un ruolo importante (come stretto collaboratore dell’Avv.Giovanni Pellegrino) in grandi processi che si sono svolti nei tribunali pugliesi e lucani (uno su tutti: quello riguardante l’inchiesta sul Credito Popolare Salentino in cui rimasero coinvolti decine di professionisti leccesi).
Avv. Massa, lei fa spesso riferimento ad un ordinamento squilibrato che crea non pochi problemi sia a chi amministra la cosa pubblica che agli imprenditori che si rivolgono alla P.A. per il rilascio di autorizzazioni…
Purtroppo è così. In Italia le diverse giurisdizioni (civile, contabile-amministrativa e penale) spesso si occupano delle medesime vicende e pero’ giungono a conclusioni diverse e totalmente inconciliabili. Mi sono trovato tante volte ad assistere clienti che erano stati assolti dal giudice penale e, magari, condannati in sede di giudizio contabile.
Lei cosa consiglia di fare per evitare che si verifichino situazioni spiacevoli, spesso mettendo a rischio anche la sopravvivenza delle imprese?
Ritengo che sia assolutamente consigliabile che le due parti in causa (amministratori pubblici e imprenditori) facciano ricorso preventivamente alle competenze di un amministrativista per non incorrere in errori che poi possono sfociare in guai giudiziari ed in sequestri.
Ci faccia un esempio, sulla base della sua esperienza…
Quando si chiede una autorizzazione urbanistica non basta fermarsi al risultato finale e cioè al rilascio di quanto richiesto. E’ importante seguire tutto l’iter, dai pareri consultivi, ai vincoli ed alle prescrizioni, esaminando con attenzione le posizioni di ciascuno dei soggetti interessati al rilascio delle autorizzazioni o dei pareri in sede di conferenza dei servizi.
Sembra tutto così complicato, a tal punto da scoraggiare chi vuole fare impresa…
Tutto questo, purtroppo, è frutto dei disordine normativo che vige nel nostro Paese. Un problema che ho posto con forza anche durante la mia esperienza parlamentare. Un antidoto efficace è proprio quello di anticipare il ricorso al legale, coinvolgendolo in tutte le fasi della richiesta di autorizzazioni e quindi utilizzando le sue conoscenze.
Ma tutto questo fa lievitare i costi aziendali, vero?
Decisamente no. Anzi, il ricorso preventivo ad un legale amministrativista consente di risparmiare tante risorse, in quanto i costi di un procedimento legale sono decisamente più elevati.
Lei continua a fare riferimento alla necessità di rivolgersi ad un amministrativista. Non è sufficiente un semplice civilista?
Purtroppo no. Oggi le implicazioni che si registrano in qualsiasi forma di rapporto con le pubbliche amministrazioni sono davvero tante. L’ideale sarebbe – così come abbiamo organizzato il nostro studio professionale – poter contare su chi ha esperienza e competenze specifiche in diritto amministrativo e nel penale d’impresa. Sarebbe un modo intelligente per aggirare gli ostacoli e concretizzare i propri obiettivi imprenditoriali.
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