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Avv. Marcello Burchi: “Nelle controversie civili, ricorrere alla soluzione stragiudiziale è nella gran parte dei casi la scelta vincente”

31/01/2020
in Interviste
Avv. Marcello Burchi

Avv. Marcello Burchi

Concludere una controversia legale in poco tempo, senza rinvii e lungaggini burocratiche, evitando brutte sorprese e, soprattutto, con la possibilità di gestire e stabilire le condizioni.
Sembra quasi un’utopia, ma è quello che invece possono ottenere cittadini e aziende nelle controversie civili, senza dover ricorrere al tribunale e con la possibilità di risolvere tutto e buttarsi la storia alle spalle in pochi mesi. Un’opportunità forse poco conosciuta, ma che in molti casi può rappresentare un’alternativa vincente e per questo la approfondiamo con l’avv. Marcello Burchi, del foro di Pistoia.

Avvocato Burchi, come funziona questo meccanismo?
“Anzitutto è importante distinguere le soluzioni stragiudiziali che possono essere di due
tipi: la negoziazione assistita e la mediazione. La prima consiste in un accordo mediante il quale le parti convengono di cooperare in buona fede e con lealtà per risolvere in via
amichevole la controversia assistiti da un avvocato. Può pertanto essere un modo rapido
ed efficace per disciplinare una separazione consensuale. La mediazione invece consiste
in un’attività, posta in essere da un terzo imparziale (mediatore), volta a consentire che
due o più parti raggiungano un accordo (che può essere di varia natura) ovvero superino
un contrasto già in essere tra loro.

Quali sono i casi più frequenti di ricorso a queste soluzioni?
“Una casistica molto diffusa è il contenzioso bancario. Oppure le cause di separazione,
come accennavo prima. Seguono le questioni condominiali e i diritti reali (proprietà,
usucapione, ecc), successioni e divisioni, locazioni e comodato ecc. Un’altra casistica
importante è quella del recupero crediti per prestazioni professionali”

 

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Avv. Marcello Burchi
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Qual è l’iter procedurale per la mediazione?
“Quando una persona ha un contenzioso, può rivolgersi ad un legale e presentare
un’istanza di mediazione all’organismo preposto. Una volta presentata l’istanza, si inizia a dialogare e poi partono gli inviti all’altra parte, via raccomandata. Viene fissato un incontro informativo, durante il quale viene spiegato il processo di mediazione, che è ovviamente extragiudiziale. È bene capire che non siamo davanti ad un giudice e che quindi nessuno decide chi, fra le due parti, abbia ragione. Siamo davanti ad un mediatore, che ha il compito di agevolare i soggetti coinvolti a riprendere il dialogo e la negoziazione, fino ad arrivare autonomamente ad una soluzione soddisfacente per tutti. Tutto questo, chiaramente, avviene tenendo ben presente il quadro normativo e i diritti delle parti. Una volta raggiunto l’accordo, i legali e il mediatore, si occupano di redigere un accordo scritto, che viene firmato da entrambe le parti e fanno da garanti sulla validità dello stesso”.

Quali sono i vantaggi per il cittadino, nello scegliere questa soluzione?
“Sono molteplici. Anzitutto tempi molto più brevi rispetto al processo. Basta infatti pensare che oggi molte udienze sono rimandate anche fino 2022. Significa quindi che prima di quella data non sarà possibile far partire il processo. Da lì in poi il cammino sarà ancora piuttosto lungo. La soluzione extragiudiziaria, invece, è estremamente più rapida e può concludersi anche in pochi mesi. Per legge, infatti, la mediazione dura tre mesi, e nella maggioranza dei casi le mediazioni si concludono anche prima. In ogni caso tempi di gran lunga inferiori rispetto al processo. Ci sono poi vantaggi di carattere economico. Costa molto meno avviare una mediazione, piuttosto che avviare un percorso in tribunale che comporta diverse spese di accesso alla giustizia, come, spese di registrazione pratica, bolli, spese vive, ecc. Nel caso della mediazione, invece, i costi sono certi, già in partenza.
In sintesi, un accordo raggiunto non è semplicemente una causa in meno, ma soprattutto rappresenta per l’utente un problema risolto in più”.

Un accordo ottenuto in via extragiudiziaria è meno sicuro, rispetto a quanto decide un tribunale?
“Assolutamente no, l’accordo raggiunto tramite mediazione ha la stessa validità di una
sentenza del tribunale. È blindato ed è un titolo esecutivo”.

A chi ci si può rivolgere, se si decide di intraprendere questa strada?
“È fondamentale affidarsi ad un professionista, anche perché non sono molti quelli che
hanno una buona esperienza nella mediazione. Esistono dei centri specializzati proprio
nell’assistenza stragiudiziale dei cittadini, così come ci sono degli avvocati esperti in
tecniche della negoziazione. È importante informarsi bene, prima di scegliere la persona a cui affidarsi”

Ci sono particolari consigli che si sente di dare a chi sceglie questa soluzione?
“Come dicevo prima, è fondamentale affidarsi al giusto professionista e quindi informarsi bene sull’esperienza che ha in questo ambito. Chi si occupa quotidianamente di queste cose, infatti, sa bene come muoversi. In ogni caso è sempre consigliabile stabilire bene i costi, prima di procedere. Certe volte poi è consigliabile richiedere che vengano fatte delle verifiche di tipo investigativo, per capire se la controparte è solvibile”.

SCOPRI DI PIÙ

Visita il Sito www.studiolegaleburchi.it

Leggi l’approfondimento Ansa Avv. Marcello Burchi: querele, liti e cause quando il contenzioso si può risolvere senza il Tribunale

Tags: Avv. Marcello BurchiAvv. Marcello Burchi Pistoia

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