Diplomato in pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, da quasi 30 anni suona nei migliori alberghi della Capitale. Grande esperto musicista, nel 2003 fonda “La Semicroma” che diventa in breve un’agenzia specializzata nell’accompagnamento musicale per eventi di ogni tipo. Nel suo curriculum anche un Sanremo e ben 2 premi come miglior intrattenimento musicale nel settore wedding.
Un evento è un complesso di molti fattori, con la sua esperienza che consigli può dare a chi si appresta ad organizzarlo?
“Che si tratti di un matrimonio, di una cena aziendale, di un compleanno oppure di una festa celebrativa per un team building, è fondamentale curare ogni dettaglio perché tutto deve andare per il meglio, in quanto non ci sono possibilità di repliche. Dico sempre che un evento è come uno spettacolo teatrale e non come un film in cui si possono girare vari ciak. Quindi c’è bisogno di tanta esperienza e professionalità in ogni dettaglio”.
E’ cambiato il modo di organizzare un evento?
“Negli ultimi anni si è tutto molto professionalizzato e specializzato a settori. Facciamo l’esempio dei matrimoni: scarpe, fiori, vestiti, acconciature, allestimenti, location, musica. Ogni particolare è curato al meglio, tenendo conto di ogni dettaglio e per venire incontro ad ogni esigenza e richiesta. Questa “settorializzazione” aiuta molto soprattutto le agenzie che organizzano gli eventi perché si affidano a professionisti con maggiore esperienza e reputazione”.
Anche per gli accompagnamenti musicali c’è stata questa svolta di maggiore professionalità?
“Si ed è stata costante e selettiva. Se parliamo di un evento di prestigio, di una cerimonia elegante oppure di eventi aziendali importanti, oramai non ci si affida più ad un dopolavorista chi si presenta con la tastiera. Chi cerca un musicista ha bisogno anche di una consulenza per quanto riguarda la location ed i brani che si adattano al meglio anche alla storicità del luogo. In Chiesa si suonano determinati brani musicali con gli strumenti più adatti, per una cerimonia civile un professionista deve proporre altre variabili sia strumentali che melodiche. Naturalmente le proposte musicali variano quando si suona durante il pranzo oppure la cena, sino ad arrivare ai momenti più gioiosi e conviviali quando festeggiati ed ospiti vogliono divertirsi iniziando a ballare oppure cantando brani di musica leggera evergreen”.
Quindi una cultura musicale è importante, così come l’approccio con il cliente?
“Direi che sono entrambi fondamentali. Un musicista professionista che ha studiato per anni, ha nelle proprie corde una sensibilità ed un repertorio che aiuta nella scelta della cosiddetta “scaletta” ed anche nel consigliare quali strumenti musicali siano più appropriati in quella location: se ad esempio archi, arpa, violino oppure pianoforte. Fondamentale è anche capire dalle persone che tipo di evento si aspettano, se hanno già visto o partecipato a qualcosa che li ha affascinati o suggestionati e che vogliono replicare oppure se hanno bisogno di un consiglio da “music designer” perché un vero professionista degli accompagnamenti musicali, cesella la sua – e la altrui se si tratta di un gruppo – performance nella maniera più appropriata. E questo non è da tutti!”
Quanto è importante la musica in un evento?
“La musica è un evidenziatore di emozioni e tanto basta per rispondere alla domanda. Se curi tutto in un evento ma non la musica, si rischia che non lo fai perfetto o che non lo valorizzi quanto si sarebbe potuto. Un evento funziona se l’ospite viene colpito da tutti i sensi: vista, olfatto, tatto, gusto ed udito, se uno dei questi sensi non viene sollecitato alla perfezione, potrebbe addirittura inficiare anche gli altri”.
Ed un musicista quanto è importante in un evento?
“E’ fondamentale ma paradossalmente il primo musicista che scarterei è quello che in un evento pensa stia facendo il concerto della sua vita e non guarda cosa accade intorno, dimenticando che non è lui il “centro” dell’evento. Quindi un musicista deve essere anche molto intelligente e sensibile affinché diventa protagonista se interpreta l’evento, cioè quando capisce se abbassare il volume della musica, che tipo di canzoni proporre in quel determinato momento oppure non cadere nell’errore di suonare sempre con lo stesso tono, infatti è molto importante che un professionista conosca ed applichi una certa dinamica nella musica. Infine un musicista professionista deve saper stare sulla scena e trovare una location giusta, né troppo defilata né ingombrante perché anche questo dettaglio è importante, purché naturalmente si presenti bene”.
Cos’altro è importante quando si cerca un vero e proprio “music designer”?
“Certamente la gavetta ed il piano bar è davvero fondamentale perché ti da una grande capacità psicologica di capire le persone ed il “momentum”. Quando sei chiamato ad un evento, incontri delle persone che non hai mai visto prima, quindi è importante capire dallo sguardo oppure da un piede che si muove nervosamente per capire se stai suonando troppo, troppo forte, musiche che non piacciono e qui si distingue il professionista ; questi sono segnali per capire il pezzo da fare dopo oppure, ad esempio, fare una pausa. Inoltre deve saper essere in grado di proporre ogni tipo di musica: dalla classica al jazz, dalla fusion a brani contemporanei, dalle hit del momento sino agli evergreen da karaoke”.
Un’ultima domanda riguardo i prezzi: tanta professionalità, preparazione ed eleganza, costano molto?
“Ci sono strutture poliedriche ed agenzie che sono in grado di coprire ogni tipo di evento per ogni budget. La professionalità si misura anche in questo. Chiaramente bisogna tener conto se la location si sviluppa in più sale e con più artisti impegnati (ad esempio una grande villa oppure un casale con più sale), se si vogliono musicisti in abiti d’epoca oppure se si necessita solamente di un pianista: i prezzi possono variare molto ma ognuno può scegliere il percorso musicale in base alle proprie esigenze”.
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