Il direttore scientifico dello Studio Mariotti di Cremona, medico chirurgo esperto in medicina estetica, docente e vice-direttore presso la scuola superiore di medicina estetica dell’Agorà di Milano, ci spiega i vantaggi dei metodi naturali e dell’approccio olistico al servizio di terapie finalizzate a correggere gli inestetismi e al miglioramento del benessere psicofisico nella vita di una persona
La medicina estetica è una medicina di élite?
«No e può essere alla portata di tutti. Oggi, infatti, si tende ad associare la medicina estetica al trattamento chirurgico per la correzione di un difetto fisico: è fondamentale, invece, elevare la medicina estetica a medicina del benessere per dare la possibilità al paziente di raggiungere equilibrio e armonia tra l’apparire esteriore e l’essenza della mente e dello spirito. Bisogna allargare di fatto lo sguardo a una valutazione globale dell’inestetismo dal punto di vista medico: valutazione che può riguardare diversi aspetti dell’invecchiamento, da quelli metabolici e ormonali a quelli posturali e cardiovascolari, che possono essere spia di una problematica più profonda».
L’inestetismo non solo come difetto fisico ma come campanello di allarme quindi?
«Certamente. Anche una ruga può essere l’espressione di un’esagerata esposizione al sole, alimentazione sregolata, fumo. L’obiettivo finale è sempre quello di correggere l’inestetismo, ma per soddisfare le richieste di un paziente bisogna partire sempre da una valutazione a 360° della sua storia clinica e calendarizzare un programma di terapie che alla base hanno un approccio medico e non chirurgico».
Ad esempio?
«La cellulite che fino a qualche anno fa era vista solo come un inestetismo è in realtà una patologia che coinvolge il tessuto adiposo, l’assetto ormonale, il microcircolo, la postura e gli stili di vita. Per questo va valutata e curata tenendo conto di tutti questi aspetti».
In che modo?
«Oggi si ricorre spesso alla mesoterapia con l’iniezione intradermica e superficiale di farmaci tradizionali, naturali, biologici e omeopatici che vanno ad agire su tutti gli aspetti correlati alla cellulite: tessuto adiposo, microcirolazione, metabolismo, tonificazione, ormoni. È molto diffusa anche la carbossiterapia, terapia che applico qui a Cremona dal 1998: si tratta di iniezioni a livello superficiale di CO2 in forma gassosa. E poi ci sono le radiofrequenze, vacuum, ultrasuoni».
E per il viso?
«Mentre un tempo si pensava a correggere la singola ruga ora si tende a una valutazione globale dell’invecchiamento del volto. La ruga non è infatti data solo dalla modifica della superficie cutanea ma dal riassorbimento dell’osso, dallo scivolamento verso il basso del grasso e del muscolo sottocutaneo. Per questo “tirare” la pelle non è sufficiente ma è meglio un approccio volumetrico che ripristini i volumi scomparsi a livello zigomatico-malare, angolo mandibolare e zona paramentoniera».
E come intervenire?
«Utilizzando prodotti iniettivi rivitalizzanti o ristrutturanti che possono migliorare l’idratazione cutanea profonda e stimolare la produzione collagene e quindi migliorare il tono cutaneo».
Che vantaggi hanno?
«Consentono di intervenire sulla causa del problema e non solo sull’inestetismo. Bisogna infatti saper individuare tutte le variazioni organiche e strutturali che causano il problema che spesso è destinato a ricomparire se non si mantiene uno stile di vita corretto».
In questo l’alimentazione gioca un ruolo chiave
«È lo specchio del nostro benessere ed è legata a malattie metaboliche come il diabete, l’ipertensione ma anche a malattie degenerative del cervello e al cancro. Sono sempre più diffuse anche le problematiche di food sensitivity che non sono intolleranze ma particolari sensibilità del nostro sistema immunitario a reazioni nei confronti di alcuni alimenti che possono causare gonfiore addominale, mal di testa, aumento di pressione, di peso».
Non solo estetica quindi
«È fondamentale prendersi cura dell’aspetto esteriore considerando le molteplici dimensioni del vivere quotidiano, dello stile di vita, dall’esercizio fisico all’alimentazione, dell’energia interiore, della dimensione sessuale e professionale sino alla prevenzione e al rallentamento dell’invecchiamento».
Prima la persona e poi l’inestetismo…
«Esattamente. Con una valutazione personalizzata e i più innovativi test genetici bisogna saper proporre il trattamento ideale perché ogni essere umano è unico anche sul piano biologico».
Quali sono le richieste più diffuse in questo ambito?
«Il 50% dei miei pazienti, uomini donne di tutte le età, cerca soluzioni per la perdita di peso. Nell’estetica pura, invece, l’uomo è ancora una fascia ristretta e chiede interventi meno visibili, legati soprattutto all’antiaging. Le donne chiedono soprattutto interventi di miglioramento della silhouette, terapie anticellulite e interventi correttivi sul viso».
Gli inestetismi più diffusi?
«Le macchie sulla pelle del viso rappresentano uno dei principali segni dell’invecchiamento cutaneo, procurati dall’inesorabile avanzare dell’orologio biologico ma anche da fattori ambientali. La terapia curativa che propongo consiste nell’eseguire peeling con sostanze diverse, una ventina, eseguiti in studio e poi con un proseguo domiciliare con altri prodotti che tendono a mantenere l’effetto».
In alternativa come prevenirle?
«Prevenire la comparsa di macchie è fondamentale perché le terapie curative poi possono durare anche mesi. Per prevenirle basta preparare la pelle tramite iniezioni di prodotti che la rendono più sana e meno reattiva ai radicali liberi indotti dall’esposizione solare».
Perché preferisce parlare di terapie e non di trattamenti?
«I nostri sono tutti interventi senza ferri, non chirurgici, terapie nel tempo che sono proposte dopo una attenta e accurata visita medica considerando indicazioni ed eventuali controindicazioni. Il tutto secondo un approccio scientifico rigoroso, secondo le più avanzate best practices internazionali, e una continua attività di ricerca che permettono di offrire terapie all’avanguardia, prodotti certificati ed esami di ultima generazione per dare il massimo dei risultati con una particolare attenzione alla sicurezza».
Sicurezza che si traduce soprattutto in prodotti affidabili?
«Devono essere prodotti selezionati, autorizzati dal ministero della Salute, dall’Aifa o anche dalla Fda americana. Di norma sono prodotti che hanno alle spalle studi clinici seri, spesso di origine biologica e naturale. Un bravo medico deve saper scegliere e quindi diventa fondamentale la formazione nelle scuole».
Che rischi ci sono?
«La scelta di prodotti non così sicuri ed efficaci può comportare il rischio d infezioni, graulomi, migrazione del silicone, prodotto peraltro vietato già da anni».
E il fai da te?
«Purtroppo su internet si possono trovare prodotti scadenti magari pubblicizzati sui forum femminili. Il mio consiglio è ovviamente evitare il fai da te e rivolgersi sempre a un medico formato. In quest’ottica l’Ordine dei Medici si sta attivando per creare un registro dedicato ai medici esperti in medicina estetica che hanno seguito un percorso formativo articolato, conoscono i prodotti e non applicano tariffe troppo basse».
In questo la formazione gioca un ruolo chiave
«Assolutamente e la scuola Agorà di Milano, una delle tre più importanti a livello nazionale (le altre sono a Bologna e a Roma, ndr) è impegnata proprio a formare medici esperti post laurea data la carenza formativa a livello universitario».
In che senso?
«Oggi non esiste la specializzazione in medicina estetica perché di fatto si tratta di una disciplina molto recente. Ci sono master e corsi ma non così strutturati nel tempo come la scuola Agorà che dura 4 anni, con esami annuali, tesi finale e parte pratica molto importante».
Anche l’approccio multidisciplinare può fare la differenza?
«Una dimensione vitale armonica, gioiosa e appagante non dipende da un solo fattore e per questo operare in team insieme a medici specialisti, psicologi ed esperti in varie discipline, come la mia assistente Claudia Rumi per l’ayurvetica, consente di offrire trattamenti complementari manuali e dalle antiche medicine tradizionali».
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