Le allergie causate dai pollini, così come le dermatiti allergiche da nichel, possono cambiare negativamente la vita delle persone, costringendo i pazienti a cure costanti. Con le nuove tecnologie si può definitivamente bloccare l’insorgere di queste patologie: ne parla Sergio Cabras, allergologo specialista di immunoterapia
Dottor Cabras, quali sono le allergie più diffuse?
“Le malattie allergiche del respiro come rinite, asma, raffreddore da fieno e quelle della pelle come l’orticaria, le dermatiti da contatto e gli eczemi sono tra le più diffuse nel nostro Paese. La sfida degli specialisti è identificare gli allergeni responsabili delle reazioni dell’organismo, aiutando il paziente a superarle“.
Esiste una soluzione definitiva alle allergie?
“Sì, grazie alle nuove tecniche possiamo curare le allergie alla radice. Con l’immunoterapia, un vero e proprio vaccino, si stimola il sistema immunitario allo sviluppo di anticorpi specifici, difendendo l’organismo dalle sostanze estranee. In questo modo, ci si immunizza senza dover più ricorrere a cure costanti”.
Come si può accedere all’immunoterapia?
“Il primo passo è rivolgersi ad uno specialista che offra questo tipo di cura. La diagnosi per trovare la giusta terapia è complessa, richiede studi approfonditi e tanta ricerca. Una volta identificata la diagnosi precisa, si può iniziare il percorso terapeutico, che può richiedere dai 3 ai 5 anni“.
Ha dei costi elevati l’immunoterapia?
“Questo tipo di cura non è ancora offerta dal Servizio Sanitario Nazionale, rimanendo a carico del paziente. Tuttavia, il costo per l’immunoterapia permette di ammortizzare quello delle cure costanti che chi soffre di allergie deve affrontare per tutta la vita. L’immunoterapia risolve il problema alla radice, permettendo al paziente di non dover più intervenire per problematiche allergiche”.
L’immunoterapia è utile anche per le allergie alimentari?
“No, ancora non è stata sviluppata una terapia di questo genere per le allergie alimentari, anche se la ricerca in questo campo fa passi da gigante. Ad esempio, negli Stati Uniti è stato recentemente messo a punto un vaccino per le allergie causate dalla frutta secca, ma al momento non esiste la disponibilità commerciale“.
Sono numerosi i test in commercio che sostengono di diagnosticare allergie e intolleranze alimentari: sono affidabili?
“I test alternativi non sono riconosciuti dalla medicina ufficiale e non possono essere validati per la mancanza di pubblicazioni in loro supporto. La diagnosi richiede un’analisi approfondita delle condizioni del paziente, che solo uno specialista può fare. I test hanno creato grande confusione tra i pazienti, che non conoscono la differenza tra le allergie e le intolleranze“.
Cosa differenzia le allergie dalle intolleranze alimentari?
“Quando si parla di allergie ci riferiamo alla reazione del sistema immunitario agli agenti esterni, mentre nel caso delle intolleranze alimentari non ci occupiamo degli anticorpi, bensì della mancanza di enzimi capaci di assimilare gli zuccheri“.
Come mai le società occidentali sono più esposte alle allergie?
“Le cause sono molteplici e vanno ricercate sia nell’inquinamento atmosferico che nel nostro stile di vita. Nei millenni di società rurale, l’essere umano è stato a stretto contatto con gli animali, permettendo al sistema immunitario di sviluppare le difese contro parassiti e microorganismi. Oggi l’organismo combatte con agenti esterni nuovi, come le particelle nocive degli inquinanti o gli acari della polvere domestica“.
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