Una decisione su cui influiscono lo stile di vita, il comfort abitativo, ma anche il gusto estetico e soprattutto una scelta di ecosostenibilità ambientale ed economica. Nell’acquisto di una stufa o di una caldaia a pellet c’è l’universo della propria casa di cui deve tenere conto l’acquirente così come il produttore. Così spiega Emiliano Ros, direttore generale di Green Puros, azienda trevigiana che produce stufe e caldaie a pellet e che a ottobre lancerà sul mercato anche il fungo a biomassa e di ultima generazione, per assicurare migliori prestazioni energetiche e di comfort con un risparmio sui costi.
Da cosa partire nello scegliere una stufa?
«Una stufa deve essere anche bella, l’estetica è fondamentale nella scelta perché si tratta di un oggetto che non solo riscalda, ma crea quel calore legato al focolare domestico: non dimentichiamo che da sempre l’uomo si è riscaldato con il fuoco. Perciò anche in questo settore è importante essere flessibili e customizzare la stufa secondo le necessità del cliente finale, personalizzandola, come ad esempio nella scelta del colore e dei materiali».
Cosa significa flessibilità?
«Significa partire dalle richieste del cliente e del rivenditore, ovvero impostare l’organizzazione aziendale in maniera snella. Questo consente di avere un’interlocuzione diretta con i rivenditori, professionisti a servizio delle persone che offrono un servizio di consulenza e hanno la possibilità di trasferire gli aspetti tecnici e tecnologici, oltre a occuparsi dell’installazione. Perciò l’azienda deve supportarli in ogni aspetto della filiera anche in termini di servizio».
Incentivi come il Conto Termico agevolano la scelta della tecnologia che sfrutta le biomasse?
«Per il consumatore sicuramente; per il produttore impongono, fortunatamente, anche una serie di innovazioni tecnologiche tali da adeguare la stufa o la caldaia agli standard della normativa Ecodesign 2020. Si tratta di parametri molto stringenti, non tutti i produttori riescono ad arrivare sul mercato con tutte le prerogative richieste. Il mancato rispetto dei parametri previsti dalla normativa Ecodesign prevede il ritiro dal mercato delle caldaie, già a partire dal 1 gennaio 2020 e delle stufe ad aria dal 1° gennaio 2022. Perciò è importante affidarsi a produttori affidabili e certificati, perché alle spalle hanno anni di ricerca, di investimenti in ambito tecnologico, che diventano un elemento di progettazione, un valore, e non un costo».
Perché si sceglie una stufa o una caldaia a pellet?
«È un’opzione che sempre più viene percepita come utile e favorevole sia per ragioni economiche, in quanto garantiscono maggiore risparmio e accesso a incentivi, sia per una questione ambientale. Si percepisce che così facendo si dà un contributo ecologico al pianeta».
Come scegliere una caldaia o una stufa a pellet? Ci sono dei parametri di riferimento?
«A fare la differenza sono solidità e qualità del prodotto nella sua interezza ma anche di ogni componente. Un criterio di verifica, che vale per l’azienda stessa quando vuole monitorare la propria produzione, è la risposta del mercato, quando i nostri clienti fanno dei nostri prodotti il proprio cavallo di battaglia, siamo gratificati e certi di aver saputo interpretare le esigenze dell’utilizzatore finale e di tutta la filiera commerciale. Il mercato è indubbiamente un giudice imparziale, e fino ad oggi ci sta premiando. Ci stiamo impegnando perché continui ad essere così. È una conferma di qualità».
Cos’è la qualità?
«Ci sono due questioni: una è il servizio, l’altra la performance del prodotto. L’esigenza primaria dell’utente, è avere un centro assistenza e servizio tecnico che risponda non appena dovesse insorgere un problema, quindi in questo senso, un parametro di qualità è avere un’azienda che si avvalga di una rete assistenza e che sia in grado di rispondere in tempi brevi. L’altro tema è quello della qualità del prodotto. La stufa non è solo un mobiletto, è un prodotto ad alto contenuto tecnologico».
Quanto le specifiche tecniche e costruttive influiscono?
«Pensi ad esempio alla carpenteria, spessori diversi comportano un’efficacia diversa e soprattutto una diversa durata del tempo, ma soprattutto lo vediamo nella componente tecnologica: in una stufa ci sono scheda elettronica, motoriduttori per il carico del pellet, ventilatori d’aria, display. Sono tutti elementi strategici per assicurare una migliore funzionalità. Queste componenti, che incidono per il 50% sul costo del prodotto, devono essere di qualità, quanto meno Made in Europe se non proprio Made in Italy. E’ fondamentale che l’intera filiera sia di qualità, in tal modo si riesce ad arrivare a risultati importantissimi in termini di efficienza. Per fornire un dato, noi abbiamo una incidenza di interventi tecnici entro i due anni di garanzia molto vicini allo 0 per cento».
Il prezzo quindi è già un indizio?
«Potremmo definire il mercato di riferimento come a clessidra: la fascia alta con prezzi molto elevati in cui pesa anche il brand che di fatto contribuisce al costo finale. D’altro canto la fascia bassa che riguarda prodotti che hanno problematiche di funzionamento e talvolta anche di non adeguamento alla normativa. Limitarsi al miglior prezzo può essere fuorviante. C’è poi una fascia intermedia, di prodotti di alta qualità con un brand meno conosciuto, che riescono a ridurre l’incidenza dei costi e quindi ad essere competitivi».
Cosa richiede oggi il mercato?
«Oggi le aziende orientate alla vendita devono per forza partire dalle richieste dell’utente finale, perciò devono essere elastiche e flessibili, prevedendo anche la personalizzazione del prodotto. Se vent’anni fa il rivenditore comprava uno stock di fornitura da tenere in magazzino, oggi il processo è contrario: deve essere l’azienda ad avere la capacità di fornire a richiesta, deve avere il giusto equilibrio tra stoccaggio e capacità produttiva. Le abitazioni sono più piccole, perciò bisogna ridurre al minimo le dimensioni del prodotto che così deve assolvere anche alla funzione di arredo».
SCOPRI DI PIÙ
Visita il Sito Green Puros
Leggi anche Emiliano Ros: «Fare impresa è rinnovarsi costantemente»
Leggi l’approfondimento Ansa Green Puros presenta il fungo a pellet per scaldare gli esterni in modo ecologico e economico