Dai classici sacchetti di plastica fino agli shoppers compostabili, per piccole e grandi quantità, puntando su macchinari all’avanguardia e capacità di customizzare i prodotti: come nasce un sacchetto resistente ed ecologico – Intervista ad Enrico Fiorelli di Technofilm.

Fiorelli, lei ha un’esperienza trentennale nel settore degli imballaggi di plastica e ha fondato la Technofilm nel 1995. Come si è modificata la produzione nel corso degli anni?
«Sintetizzo la storia con una frase: Technofilm ha sempre cercato di anticipare i tempi. E’ così che abbiamo unificato i processi di lavorazione del polietilene: prima acquistavamo le bobine e le trasformavamo in sacchetti per gli usi più svariati mentre ora realizziamo tutto nella nostra realtà produttiva di Terni. Siamo autonomi dal processo di estrusione, fino al confezionamento, passando per la stampa».

E per quanto riguarda il polipropilene per uso alimentare?
«Utilizziamo semilavorati della migliore qualità che trasformiamo in imballaggi lucidi e resistenti. Ma c’è un altro campo in cui siamo in forte espansione: quello degli articoli in bioplastica compostabile. Dai sacchi per la raccolta differenziata dei rifiuti, fino agli shoppers, diciamo, per “fare la spesa”. I nostri prodotti sono certificati “OK COMPOST” dall’autorità di certificazione belga Vincotte e sottoposti a controlli periodici. Oltre a queste caratteristiche

standard, c’è la possibilità di customizzare esteticamente i sacchetti secondo le esigenze del cliente»
Quanto conta la personalizzazione in questo settore?
«È fondamentale, soprattutto per Technofilm che lavora con piccole e medie imprese. C’è da tener presente sia un discorso di costi – la stampa di piccoli quantitativi di pellicola filmica va calibrata per rientrare nel budget prestabilito – sia nella prospettiva di utilizzo».

Che cosa significa?
«Faccio un esempio: se un artigiano vuole un numero contenuto di buste, sarà interessato tanto al risparmio quanto alla presentazione dei suoi prodotti. In tal caso basterà sostituire la stampa ad inchiostro del logo con un’etichetta personalizzata, magari adesiva oppure con cappellotti personalizzati di cartone ripiegati e cuciti sull’imboccatura della busta fornita neutra. Potrà ugualmente realizzare un prodotto di alta qualità

e differenziarsi dai competitors, evidenziando le caratteristiche assolutamente artigianali del prodotto».
A proposito di competitors, perché un’impresa dovrebbe venire proprio alla Technofilm a scegliere gli imballaggi della propria produzione?
«In primis per il nostro servizio: offriamo una consulenza completa e senza impegno. Oltre alla parte tecnica di realizzazione dell’imballaggio, in azienda sono disponibili esperti grafici per la definizione dell’aspetto “stilistico”.

Possiamo scegliere colore, manico ed impugnatura, variare dimensioni e lavorare anche modiche quantità di pellicola. Dall’ideazione creativa alla realizzazione produttiva: tutto in un unico passaggio e come unico interlocutore la Technofilm».
E per quanto riguarda la vostra esperienza?
«La nostra esperienza non potrà mai copiarla nessuno. Abbiamo lavorato fino al 2009 come partner di grandi aziende come Alitalia, poi il settore è andato in crisi e noi abbiamo investito per ricollocarci sul mercato, con coraggio. Abbiamo qualità e velocità di esecuzione, poi c’è la

scelta delle materie prime che deve sempre puntare all’eccellenza…».
Anche la resistenza e la durata dei sacchetti possono cambiare in modo sostanziale?
«Certamente! Per quanto riguarda la bioplastica, che rappresenta il futuro del settore essendo ecosostenibile, spesso si sente dire che non abbia una buona resistenza. Bene, i nostri shoppers hanno la stessa tenuta, se non superiore, rispetto agli stessi in polietilene. Questo dipende sia dalla scelta delle materie prime – ci riforniamo dai migliori produttori del

mercato globale – che dalle tecniche di lavorazione.
A proposito di futuro, come vede quello della Technofilm: ci sono altre novità in vista?
«La Technofilm è un’azienda dinamica e senza paura. Il settore degli imballaggi ha superato gli anni neri della crisi e ora andiamo verso un mondo in cui si vedono sempre più confezionamenti di piccole dimensioni. Noi siamo pronti a raccogliere la sfida, senza rinunciare alle nostre caratteristiche: qualità, velocità e precisione».
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