Raccontare la storia e il successo della propria azienda non è una semplice vanità personale, ma nell’era digitale che viviamo è riconosciuta come una necessità. Come ottenere questo risultato nel modo migliore? Ce lo spiega Gio Talente, strategic developer di Digitalia ‘21, progetto di comunicazione strategica nato recentemente con un gruppo di professionisti italiani. Gio Talente porta con sé un’esperienza ultra decennale nel settore del marketing aziendale.
Per la sua esperienza, perché è diventato necessario farsi conoscere?
Oggi milioni di persone si connettono online per cercare informazioni e possono trovare qualsiasi argomento, senza però necessariamente confrontarsi con un professionista in materia. Spesso il risultato è costruirsi un’idea sbagliata su un prodotto o un servizio, perché spiegato da qualcuno non esperto. E questo genera confusione tra quanto sia effettivamente vero o piuttosto falso.
Che ruolo ha il professionista in questo contesto?
È importante che prenda la parola sull’argomento di sua competenza, così da trasmettere affidabilità con il proprio pensiero e la sua specializzazione lavorativa. Costruisce in questo modo, attorno a sé, un’identità precisa che diventa un punto di riferimento attendibile. Prendiamo l’esempio del medico: quello specializzato nel ramo che ci interessa, rassicura sicuramente di più del medico generalista.
Quanto, però, bisogna essere abili per diventare così popolari?
In Italia ci sono tantissimi professionisti e imprenditori davvero competenti, molti più di quelli che siamo abituati a vedere ogni giorno nei media nazionali e online. Meriterebbero la giusta risonanza, ma spesso non riescono ad emergere per mancanza di visibilità o di adeguata comunicazione.
Quali sono gli errori che vede fare in questo senso?
Riscontro di frequente due errori opposti, entrambi con risultati negativi. Ci sono persone che parlano troppo di se stesse e questo provoca il risultato contrario, creando spesso una percezione di antipatia e invidia negli altri. Dall’altra parte, invece, ci sono persone che, per evitare questa reazione, non raccontano nulla. Entrambi possono essere bravi professionisti, ma in questo modo perdono di credibilità.
Qual è, allora, la soluzione per non cadere in entrambi gli errori?
Riuscire a comunicare verso gli altri costruendo l’immagine corretta di se stesso e del proprio prodotto, per far sì che il potenziale cliente percepisca il nostro lavoro come desideriamo. Dobbiamo considerare che oggi molti hanno bisogno di avere informazioni prima di effettuare un acquisto oppure affidarsi ad un’azienda o un professionista. Vale per qualunque settore.
Quali azioni di comunicazione consiglia di adottare?
Prima di tutto non si tratta semplicemente di raccontare la propria storia o il proprio lavoro, ma di raccontarla nel modo corretto. Quello che interessa oggi è il retroscena del prodotto o dell’attività che caratterizza quell’azienda, perché rassicura chi ne sta prendendo informazioni e ne rafforza l’affidabilità.
Un esempio concreto?
Noi di Digitalia ‘21 realizziamo un film documentario dedicato all’attività aziendale, soprattutto di piccole e medie dimensioni, da trasmettere su grandi piattaforme come Amazon Prime Video. Questo prodotto non mette al centro l’imprenditore come fosse l’eroe singolo, ma l’intero gruppo di lavoro che crea quindi il successo grazie alle sfide affrontate insieme. Bisogna raccontare storie coinvolgenti “mettendoci la faccia”, come si suole dire, e non autocelebrarsi. Le persone devono affezionarsi ai personaggi dell’azienda, che sia il manager, come il responsabile commerciale o l’operaio. In questo modo si eviterà di alimentare quella vanità strettamente personale di cui parlavamo all’inizio.
Perché è cosi importante oggi costruire questa immagine?
Fa parlare i media di noi, significa crearsi una reputazione da esperto del settore e diventare una case history. È uno strumento efficace per difendersi da giudizi sbagliati o preconcetti, espressi a volte da potenziali clienti non pertinenti al target che ci riguarda. E, inoltre, per difendersi da chi si sa muovere meglio in comunicazione e riscuote solo così maggior popolarità verso quei clienti che diversamente potrebbero sceglierci, se soltanto conoscessero il valore del nostro lavoro.
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