Rimettersi in forma è il desiderio di molti, uomini e donne. Ma quello che si vuole è mantenere il risultato raggiunto, spesso anche frutto di fatica e sacrifici, sia che si parli di dimagrimento o di tonificazione del corpo. Per fare ciò è bene conoscere i metodi più performanti alla propria condizione fisica e di vita. Ne parliamo con il personal trainer e life coach Gionata D’Elia, ideatore del metodo Day One e titolare insieme ad Edoardo Fazzalari dei tre centri ‘Day One – training studio’ tra Roma e Milano.
Quanto conta l’aspetto fisico sia in uomo che in una donna?
Prendersi cura del proprio corpo è importante per molte persone, perchè significa interessarsi anche al benessere personale. Queste persone non vogliono sentirsi trascurate e cercano di raggiungere uno status fisico preciso. Spesso, però, pur avendo provato soluzioni differenti o iniziato attività e allenamenti, non sono soddisfatte. Finchè una persona ‘nasconde’ – fisicamente e mentalmente – i punti che non le piacciono, non farà nulla per aiutarsi e amarsi.
Quali errori vede fare da chi desidera migliorare il proprio corpo?
Alimentazione e allenamento, anche se coordinati perfettamente, da soli non bastano per tonificare, dimagrire e migliorare la propria energia e benessere. Molte persone, pur ottenendo i risultati cercati, continuano a stressarsi tutta la vita per mantenerli, ricominciando il percorso intrapreso spesso più volte durante la vita. Non è una questione solo di bellezza estetica, è vivere con un malessere. Si ha qualcosa di ‘irrisolto’ che genera anche emozioni negative. E questo provoca la conseguenza opposta: in un dimagrimento, ad esempio, poco dopo si riprendono i chili eliminati vanificando l’enorme lavoro fatto.
Come si costruisce un risultato stabile?
Prima di tutto si deve lavorare diversamente. Un risultato duraturo va creato fin dall’inizio, con una struttura solida e non pensato piuttosto al termine di un percorso di dieta o allenamento immaginandolo solo come mantenimento. Se mettiamo dei buoni automatismi dentro di noi, possiamo davvero fare la differenza, perché il corpo ci premierà con emozioni positive verso noi stessi. Non esiste risultato duraturo senza costruire l’abilità di stare in forma.
Ha parlato di abilità, Gionata. Che differenza c’è con il talento?
Il talento è un privilegio di poche persone, mentre le abilità sono una occasione per tutti. Per arrivare a possedere un’abilità serve applicare il giusto allineamento mentale, azioni ripetute e ovviamente un obiettivo. Non è una questione legata solo al corpo. Infatti la mente deve essere sbloccata, per far svanire le emozioni negative, e dare spazio al benessere abbinando sempre la volontà di ottenere l’automazione sottesa al risultato desiderato. In questo caso si parla di abitudini davvero utili… ossia abilità.
Come si trasforma un’abitudine in un’abilità?
Quando parliamo di abitudini stiamo parlando di automazioni. L’obiettivo di ogni automazione è mantenere il proprio status quo. Quando le abitudini che abbiamo sono “casuali”, la risultante è casuale e non una scelta. Dunque, se sei in sovrappeso e non riesci a realizzare il tuo obiettivo, adesso sai cosa te lo impedisce. Attenzione, non ci sono buone e cattive abitudini, reputo che sia un concetto ormai superato. Ci sono piuttosto abitudini non congeniali al nostro nuovo desiderio e altre invece, se acquisite, sono virtuose al fine ottenere il risultato desiderato e poi mantenerlo senza sforzo ed automaticamente. Perché, appunto, essendo un virtuosismo acquisito, si è sviluppata una abilità.
Quali passaggi suggerisce di seguire in questo tipo di percorso?
Il mio consiglio è intraprendere un percorso differente dai metodi tradizionali. Prima di tutto è importante analizzare cosa non funziona. Poi passare all’azione, terza operazione è migliorare con una misurazione costante ed infine continuare fino all’obiettivo. Non è solo una dieta pur strutturata o un esercizio a determinare il risultato, ma la connessione tra il fattore umano (il potenziale), gli strumenti (come functional trainer, body building, pilates, etc.) e la connessione con tutto il resto (la strategia).
Quali sono i fattori giusti che determinano la connessione di cui parla?
Per ottenere benessere con il proprio corpo non c’è una soluzione unica, ma è fondamentale individuare la strategia adatta che mette in connessione tre fattori principali: corpo, mente ed emozioni. È importante combinare lo sforzo aerobico e muscolare con le variabili delle emozioni e della mente come forza trainante. Questa connessione deve essere attivata fin da subito, per costruire il risultato che si vuole ottenere. È su questo principio che si basa il Metodo utilizzato negli studi Day One che ho ideato con Edoardo Fazzalari.
Qual è l’obiettivo finale del metodo adottato negli studi Day One?
La risultante fisica è il vero premio: ci garantisce una forma di benessere e soprattutto la libertà, un concetto a cui tengo particolarmente. Per me libertà significa poter scegliere e acquistare il controllo di ciò che ci gira intorno. La strategia del metodo adottato negli studi Day One punta a creare un equilibrio e lo fa aprendosi a tutte le discipline che occorrono, in un percorso estremamente personale che lavora sulle abitudini creando autostima e soddisfazione. Perché se si vuole migliorare il proprio corpo non va sottovalutato l’aspetto psicologico ed emotivo. Tutti i clienti che abbiamo seguito nei nostri centri hanno raggiunto l’obiettivo e soprattutto lo hanno mantenuto.
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