Era il 2011 quando in Germania, nella fiera di Hannover, fu coniato il termine “Industria 4.0” per introdurre un programma di nuove tecnologie, nuovi modelli di business nel settore industriale. Oggi, a ormai dieci anni di distanza, lo stesso termine per molti imprenditori rischia di restare uno slogan, per altri un’espressione vuota di significato. Eppure, l’Industria 4.0 rappresenta uno degli orizzonti più promettenti per imprese e attività. Ne parliamo con Giovanni Riefoli, fondatore di Plus Innovation, azienda cresciuta come punto di riferimento nell’innovazione tecnologica in ambito sanitario.
Partiamo proprio da questo settore: quali sono le novità che si stanno mettendo in campo?
Oggi le nuove tecnologie permettono di creare piattaforme che raccolgono ed elaborano i dati di ogni singolo paziente, offrendo prospettive di diagnosi e monitoraggio impensabili fino a qualche anno fa. La stessa connessione fra macchinari permette una gestione più efficiente dell’intera struttura ospedaliera, permettendo ad esempio di poter seguire il paziente anche da casa. Ho accennato a un ambito specifico e delicato come quello della sanità, ma il tema dell’Industria 4.0 coinvolge l’intero mondo imprenditoriale.
A proposito di imprese. In cosa consiste la quarta rivoluzione industriale?
Il nucleo centrale sta nella connessione. L’Industria 4.0 non è altro che un processo che porta le aziende a dotarsi di piattaforme che mettano in comunicazione tutte le macchine e i sistemi che lavorano nei processi operativi e di produzione.
Quali sono i vantaggi in termini concreti?
Più che vantaggi, parlerei di una vera e propria rivoluzione a livello di organizzazione e consapevolezza della propria realtà aziendale. A proposito, è bene sgombrare il campo da un preconcetto: spesso si immagina il processo di digitalizzazione come qualcosa che sia fuori dal perimetro delle piccole e medie imprese. Non è affatto così.
Facciamo un esempio concreto.
Pensiamo a una semplice braceria. Nel momento in cui il titolare si dota di un sistema di controllo integrato, avrà la possibilità di monitorare costantemente i dati: se per via di un improvviso malfunzionamento la sua cella frigorifera ha alterato la temperatura, grazie a una notifica immediata si potrà intervenire senza rischiare di compromettere la frollatura della carne. La stessa merce può essere monitorata e valutata in base a dati acquisiti lungo tutta la filiera, dalla produzione al taglio servito al cliente, permettendo così all’imprenditore di conoscere esattamente qual è il margine di guadagno su ogni partita di acquisto.
Dunque il tema dell’Industria 4.0 non interessa soltanto aziende dai fatturati milionari.
Assolutamente no. Qualsiasi imprenditore può beneficiare di questa rivoluzione tecnologica. Non solo, ma grazie a un sistema che di fatto mette in comunicazione ogni macchina (grazie a piattaforme di integrazione tra software e hardware) l’imprenditore potrà monitorare nel complesso e in tempo reale qualsiasi dato su ogni singolo aspetto dell’attività: volumi e tempi di produzione, dati di vendita, resa dei macchinari, gestione magazzino, evasione degli ordini. Sembrano aspetti scontati, ma nelle imprese non sempre si ha tutto sotto controllo, e questo spesso si traduce nell’incapacità di individuare i punti di debolezza della propria azienda. Cosa non sta funzionando? In cosa dobbiamo migliorare?
Da dove partire per rispondere a queste domande?
Da una consapevolezza fondamentale: le aziende vanno “misurate” e la conoscenza dei dati è l’unica possibilità che consente a chi è al comando di un’impresa di decidere dove portare la propria azienda perché “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”, come diceva Seneca.
Insomma, l’ideale per un imprenditore sarebbe avere una guida?
Senza dubbio un esperto e consulente può aiutare lo stesso imprenditore a individuare quali sono i bisogni di innovazione della sua azienda, ascoltando i pareri anche dei dipendenti delle diverse aree. In questo modo si ha un quadro di insieme delle problematiche, e di conseguenza delle necessità. Il passo finale è il confronto con l’imprenditore in merito al piano di intervento.
Abbiamo detto che l’Industria 4.0 è un’opportunità per tutti gli imprenditori. Può dirsi la stessa cosa rispetto ai costi? O parliamo di un’innovazione tecnologica proibitiva in termini di investimento?
Da questo punto di vista lo Stato ha messo in campo risorse importanti, che permettono davvero a tutti di acquisire gli strumenti necessari alla crescita. Parliamo di strumenti finanziari per l’acquisto di macchine e software 4.0 quali il credito di imposta, al quale si aggiungono altri finanziamenti nel caso di aziende del sud o altre zone target. Insomma, ci sono tutti i presupposti perché un imprenditore possa scoprire e far fruttare il proprio potenziale di crescita.
SCOPRI DI PIU’
Leggi anche: Plus Innovation. Industria 4.0, Riefoli: “Digitalizzare significa crescere”.
Leggi anche: Plus Innovation: dalla sanità alle imprese. L’innovazione al servizio della crescita
VISITA IL SITO