Il direttore del laboratorio di analisi cliniche Igea di Teramo spiega quali sono le carte vincenti. «Scordatevi le liste di attesa: da 40 anni effettuiamo prelievi con i migliori strumenti e i referti sono subito consultabili online» – Intervista a Massimo Zerbini, direttore del laboratorio di analisi Igea

Dottor Zerbini, Igea è un laboratorio accreditato con il servizio sanitario nazionale: che cosa significa?
«Che eseguiamo due tipi di prestazione: in convenzione con il S.s.n. (per le quali può essere previsto il pagamento di un ticket o l’esenzione, ndr) che al di fuori della stessa con pagamento a carico dell’utente. Le prime sono una piccola parte in quanto c’è un budget prestabilito dalle Asl. Poi cerchiamo di accontentare tutti anche applicando un prezzo ridotto, valutando caso su caso».

Oggi ci sono pazienti che arrivano a Teramo da fuori regione: com’è stata possibile quest’ascesa?
«Il merito è da dividere con la mia squadra, l’ingrediente fondamentale del nostro percorso. Igea è più di un semplice laboratorio di analisi, in quanto possiede una serie di competenze trasversali (ci sono biologi, tecnici, ostetriche, ndr) che permettono di assicurare un’assistenza completa al paziente, al di là del mero prelievo».
Ci spieghi meglio: cosa trova chi viene da Igea?
«Una struttura capace di eseguire ogni tipo di analisi in poco tempo e ad un costo contenuto. Non ci sono liste di attesa, servono solo cinque minuti per fare l’accettazione ed un paio per il prelievo. Il referto sarà disponibile in poche ore, può essere consultabile anche online attraverso una password. Successivamente il paziente potrà compilare anche una scheda di valutazione per indicare il grado di soddisfazione. Ma se vuole, le dico anche cosa non trova il paziente qui».

Prego..
«Non trova un ambiente asettico, perché il rapporto umano è alla base del nostro lavoro: tra un’analisi e l’altra è nostra abitudine offrire un buon caffè. Non trova approssimazione e non c’è niente che può fermarci: siamo pronti ad esaudire ogni richiesta, anche quelle che ci vengono fatte per la prima volta. Non ci scoraggiamo mai e facciamo della flessibilità il nostro biglietto da visita».
Igea ha la possibilità di garantire servizi ed analisi specifiche?
«Questa è la differenza principale rispetto ad altre strutture, sia pubbliche che private convenzionate. Oltre al servizio domiciliare, Igea dispone di macchinari all’avanguardia, come l’ultimo acquisto per analisi specifiche del liquido seminale, di brevetto israeliano. Per le poche analisi che vengono eseguite all’esterno ci avvaliamo della collaborazione di una struttura di eccellenza, il Synlab di Brescia. Inoltre le provette vengono conservate per almeno una settimana: una soluzione utile se si vuole verificare un determinato valore a distanza di giorni senza effettuare un altro prelievo».

Certo, una soluzione utile soprattutto per evitare una doppia seduta ai bambini o agli anziani. Ma per quanto riguarda esami ordinari, immagino che la maggior parte dei pazienti si rivolga ancora ad una struttura pubblica…
«Il settore privato è permeato dalla diffidenza. Così quando arriva un paziente “scettico” per la prima volta, lo rassicuriamo mettendo a confronto i costi. In alcuni casi la differenza è minima, in altri Igea è addirittura più economica di un ospedale, in quanto il paziente non paga la richiesta di accesso. Ci sono appositi pacchetti di check-up che prevedono un bello sconto. E siamo organizzati per gestire centinaia di controlli al giorno, anche nel campo della medicina legale».
Com’è possibile garantire copertura sull’intero territorio provinciale?
«Da un paio d’anni abbiamo acquisito un altro laboratorio, nel comune di Silvi, punto di riferimento dell’area delle Terre del Cerrano. Chi esegue un controllo in mattinata a Silvi ha la stessa garanzia di velocità: i campioni vengono portati qui e alle 13 sono pronti i risultati. Ma la soddisfazione maggiore è vedere pazienti che vengono qui appositamente da fuori regione: per migliorare gli accessi, da ottobre Igea osserverà un orario continuato (6:30/18:30) durante la settimana, mentre resta confermata l’apertura domenicale».

Come stanno insieme qualità, velocità ed economicità?
«È un circolo virtuoso, ma tutto parte dalla qualità. Ogni esame prevede un costo fisso, ma se lavoriamo un numero maggiore di provette riusciamo ad abbattere il prezzo finale per l’utente. E l’efficienza è l’anello che unisce i due aspetti: un percorso metodico, azzera il margine di errore».
In tal senso, quanto contano i dettagli?
«Il lavoro non è altro che una somma di dettagli da gestire con cura, anche le cose apparentemente secondarie. Ad esempio per quanto riguarda la pulizia, Igea non si avvale di una ditta esterna, ma esclusivamente di personale di fiducia».

Tra l’altro Igea investe molto anche nella ricerca, occupandosi della formazione specialistica dei medici di base. C’è molta passione nel suo lavoro: che cos’è per lei la sanità?
«Quando si parla di sanità ci si riferisce soprattutto all’aspetto economico. Invece deve essere la possibilità di dare servizi e risolvere problemi. Un’altra cosa importante è che si deve guardare esclusivamente alle persone e alle loro necessità, al di là del colore della pelle, dell’età o dell’estrazione sociale. Tutti devono aver diritto ad un trattamento ottimale».
A proposito di risolvere problemi: le analisi cliniche hanno fatto passi enormi negli ultimi anni. Quali sono le nuove frontiere?
«Gli esami della biologia molecolare – come i test HPV – saranno sempre più importanti e specifici. In poco tempo permettono di identificare parte di un genoma, o dei batteri. Permettono quindi di alzare il livello di sicurezza e prevenzione e in futuro lo faranno sempre di più».
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