Luciano Taffo ci racconta l’epopea della maggiore impresa di funeral service di Roma. Fondata nel 1940, è portata avanti con sensibilità e dedizione da 4 generazioni. I figli, Alessandro e Daniele, sono lo specchio della professionalità che abita l’azienda: hanno introdotto alcune interessanti novità e servizi esclusivi

Luciano Taffo, iniziamo con lei: ci racconti il segreto di una storia che dura da 4 generazioni…
«Nei primi del ‘900, mio nonno Giuseppe aveva una piccola bottega dove lavorava i cofani e le urne della provincia aquilana. Poi è stato mio padre ad occuparsi di organizzare i riti funebri, lo faceva con un’antica carrozza del ‘700 (che è ancora ben visibile in azienda, ndr). Venivano da una famiglia di ebanisti: direi che la conoscenza empirica e la grande specializzazione sono state le chiavi di volta».
Veniamo ai giorni nostri..

«Io mi sono occupato di modernizzare la Taffo ed adattarla al comprensorio romano, senza smarrire l’anima semplice ed artigianale. Siamo capaci di gestire l’intera filiera: dalla preparazione delle salme, alle questioni burocratiche che affliggono i familiari. Gran parte del merito è condiviso con i miei figli, Alessandro e Daniele, che stanno guidando l’azienda in questo percorso di innovazione».
Ecco, proprio da loro vorrei sapere quali sono state le novità introdotte negli ultimi anni…
«Accanto alla professionalità con cui si organizza un funerale e alla capacità di gestire tutte le fasi del processo, dalla pubblicazione dei necrologi, fino alla scelta degli addobbi floreali, sono stati ideati alcuni servizi esclusivi. La certificazione della cremazione (introdotta dalla Taffo dopo gli scandali che avevano investito altre agenzie di Roma, ndr) e la diamantificazione delle ceneri, solo per fare degli esempi. Quest’ultima è una forma di sepoltura alternativa che sta avendo un buon successo».
Insomma, ogni richiesta può essere esaudita…

«Ognuno può trovare la sua soluzione alle proprie esigenze. Abbiamo una pittrice che personalizza le urne funerarie, abbiamo un parco auto di primo livello, ci occupiamo dell’allestimento della camera ardente. Per non parlare di tutto quello che c’è dietro al rito funerario, questioni di natura legale, economica. Anche qui abbiamo pensato a dei servizi esclusivi: la rateizzazione del pagamento è uno di questi».
Ecco, entriamo nel merito. Daniele, lei si occupa di gestire il rapporto con i clienti. Che cosa è possibile trovare da Taffo in più rispetto alle altre agenzie di funeral service?
«Direi una grande capacità di venire loro incontro. Sono state istituiti appositi punti di assistenza per il cliente. Un legale che cura tutte le pratiche di successione post-mortem; assistenza economica con un servizio di patronato gratuito. Infine è stato creato un punto di ascolto psicologico, per permettere alle persone di metabolizzare il lutto e superare le inevitabili difficoltà, soprattutto nei casi drammatici».
Alla base del vostro lavoro c’è una grande sensibilità che si nota semplicemente guardando i dipendenti…
«C’è il rispetto per il lutto e la vicinanza che dimostriamo al cliente anche attraverso la formazione del personale, selezionato secondo rigidi criteri etici. I nostri dipendenti sono affidabili e rappresentano l’immagine dell’azienda. La cristianità è un aspetto irrinunciabile, anche per questo abbiamo costruito una piccola chiesa per raccogliersi in preghiera».

Alessandro, lei è il responsabile commerciale della Taffo ed ha sviluppato nel corso degli ultimi anni una dissacrante campagna pubblicitaria. Com’è nata l’idea e perché?
«È il tentativo di rompere pregiudizi e luoghi comuni che gravano sull’ambiente, magari strappando un sorriso. L’impresa di pompe funebri nell’immaginario popolare era vista come uno sciacallo che lucra sulle disgrazie delle persone. Noi abbiamo detto no a quest’equazione: ci mettiamo la faccia per assistere i clienti, facciamo di tutto per alleviare il loro dramma. Perché donare conforto nel dolore è la cosa più bella».
Come sta insieme la vostra grande sensibilità e questa comunicazione fuori dagli schemi?
«La morte è una circostanza dolorosa ed inevitabile. Allora sdrammatizzare con pubblicità rispettose che rientrino nei canoni del buon gusto è il nostro modo per tenere uniti i due mondi e creare la giusta alchimia. Certo che la sensibilità e la professionalità con cui vengono accolti i clienti e realizzate le loro richieste, viene senza dubbio al primo posto».
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