Il titolare di Le Case Bio di Susegana (TV) da vent’anni si occupa di bioedilizia e architettura sostenibile
Una casa salubre, sicura, antisismica, con un risparmio del 70% dei consumi energetici: sono le case di legno, nuova frontiera della bioedilizia, settore in cui opera da più di vent’anni Paolo Basso, titolare dell’impresa Le Case Bio di Susegana, provincia di Treviso.
Perché scegliere una casa di legno?
«Perché oltre a essere una scelta di architettura ecosostenibile, le costruzioni in legno assicurano dei vantaggi certi. Tra cui l’ecosostenibilità, la salubrità, la sicurezza in termini di resistenza sismica e al fuoco. Ma anche i tempi di realizzazione. Nel caso ad esempio dell’ampliamento degli uffici di un’azienda, i tempi di installazione sono di una giornata, senza nemmeno dover interrompere la produzione».
La casa in legno è una soluzione sempre possibile?
«Certo, si può costruire ovunque, mare, montagna, città. Si possono costruire anche palazzine, si arriva fino a nove piani in altezza. Le case in legno sono un’alternativa più salubre e naturale all’edilizia tradizionale. Oltre al legno della struttura portante, è possibile scegliere di una casa biologica con materiali naturali al 100% anche per le finiture, dalle argille naturali al posto dell’intonaco per le facciate, al vetro cellulare per isolare le fondamenta, al fibrogesso per rivestire l’interno e al sughero per il cappotto esterno. Non c’è alcun vincolo dal punto di vista strutturale, anzi in certi casi le case in legno permettono maggiori soluzioni».
Ad esempio?
«Ad esempio consentono di progettare aperture o terrazzi più grandi, perché la struttura in legno, essendo più flessibile, permette sbalzi più larghi e lunghi rispetto al calcestruzzo, proprio perché il legno pesa di meno ed è più elastico».
Sul fronte della sicurezza?
«Sotto il profilo antisismico le case in legno sono più sicure, proprio per l’elasticità del materiale».
E circa il rischio incendio?
«Questo è un pregiudizio che va sfatato; viene utilizzato legno compresso, materiale che è molto più difficilmente incendiabile. Quando una casa va a fuoco è perché gli arredi si incendiano: il calcestruzzo scoppia quando raggiunge gli 800 gradi, i pannelli delle case in legno resistono fino a 1500 gradi. Perciò in realtà sono più sicure anche sotto questo profilo».
Qual è il valore aggiunto di una casa 100% naturale?
“Anzitutto la salubrità: basta fare un confronto con l’abbigliamento, se indossiamo una maglia di cotone o di materiale sintetico percepiamo subito la differenza in termini di traspirabilità. Lo stesso vale per una casa naturale. E poi certamente l’efficienza energetica. Il legno è uno dei materiali isolanti più efficaci, significa che una casa completamente bio in legno può produrre un abbattimento anche del 70% dei consumi energetici. Se poi vengono associate altre forme di riduzione dei consumi, come l’induzione per cucinare invece del gas o altre forme di approvigionamento energetico come il fotovoltaico o il solare, i costi si abbattono ancora di più».
Quando si acquista una casa, uno degli aspetti a cui si è più sensibile sono i tempi di costruzione e di consegna…
«I tempi di costruzione di una casa in legno sono molto ridotti, dai 6 ai 12 mesi, proprio perché è una costruzione più semplice: le pareti sono pretagliate, e vengono montate. Poi dipende, vincolante è la richiesta del cliente, sta a lui decidere se optare per l’acquisto della sola struttura, o se fruire anche della progettazione, se vuole un prodotto chiavi in mano o se vuole fare alcuni lavori autonomamente. Nel mio caso, sono io ad adattarmi al cliente, non vice versa. Il principio a cui io mi ispiro è quello del buon artigiano che cuce la soluzione migliore addosso al cliente. Monitoro ogni passaggio della costruzione, seguendo ogni cantiere scrupolosamente. Consiglio sempre di prestare molta attenzione già in fase di progettazione, la realizzazione dipende tanto dal progetto».
Quali sono i costi per una casa in legno?
«Alla fine sono pari a quelli di una casa tradizionale, la differenza sta nei prodotti utilizzati, biologici e naturali, e nel concetto stesso di vivere sano. Occorre sfatare anche un altro pregiudizio, quello della manutenzione. Una casa di legno ben progettata, ben installata e ben isolata non ha bisogno di manutenzione».
Cosa ritiene di consigliare a chi opta per questa soluzione abitativa?
«L’errore che vedo fare purtroppo è la poca attenzione all’attacco a terra. Le fondazioni devono essere estremamente bene isolate, anche le case di legno hanno bisogno di fondamenta di calcestruzzo. Uno degli elementi per riconoscere la qualità costruttiva è se viene posta attenzione a quello che non si vede, non basta avere mura in legno per avere una buona casa bio».
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