Il mercato alimentare è in continua evoluzione. È sufficiente guardare gli scaffali dei supermercati per accorgersi della presenza di prodotti proposti in molteplici formati per rispondere alle esigenze di clienti, sempre più consapevoli. Per farlo le imprese alimentari sono chiamate a un enorme sforzo, che in molti casi non possono sostenere da sole. Ed è qui che entrano in gioco le imprese della logistica integrata, che si fanno carico dell’ultima fase del lavoro: quella del confezionamento secondario e, se necessario, della distribuzione. Ne parliamo con Cristina Dodici, presidente di Piacentina Srl, società leader nel settore.
Dodici, qual è il contributo che le aziende come la sua sono in grado di portare alle imprese alimentari?
“Proporre uno stesso prodotto in molteplici formati e confezioni può essere un problema per le imprese alimentari perché richiede forti investimenti, sia in termini di strumenti che di personale, nell’ultima fase di lavorazione. Queste risorse dovrebbero essere recuperate dalle fasi precedenti, che in molti casi partono dalla coltivazione e dalla raccolta del prodotto e non possono essere ‘impoverite’. In questo contesto le imprese della logistica integrata rappresentano la soluzione ideale, poiché occupandosi solo di questa fase hanno personale specializzato e impianti all’avanguardia per realizzare tutte le versioni richieste”.
Quali sono i passaggi principali del vostro lavoro?
“Le aziende alimentari inviano i prodotti già sigillati in vasetti o contenitori di metallo e noi li stocchiamo in magazzino. La lavorazione consiste nell’apposizione di etichette e poi nel confezionamento nei diversi formati. Di seguito il materiale viene conservato in magazzino fino al momento della spedizione verso i centri della grande distribuzione organizzata”.
Alla base della collaborazione c’è un forte rapporto di fiducia.
“Sì, di fatto siamo responsabili del modo in cui i prodotti delle aziende alimentari arrivano sugli scaffali dei supermercati”.
Come si può scegliere l’impresa di logistica integrata a cui affidarsi?
“Sicuramente è importante guardare agli impianti, che devono essere performanti. Noi, per esempio, in neanche vent’anni di attività abbiamo già sostituito per due volte tutti i nostri strumenti. È un vantaggio sia per noi che per le aziende clienti, perché siamo in grado di ridurre i tempi di consegna e di migliorare la qualità del lavoro. Poi e importante guardare ai servizi ulteriori che una realtà può offrire”.
Per esempio?
“Lo stoccaggio dei prodotti in magazzino, sia prima della lavorazione sia dopo, in attesa della spedizione. Ma soprattutto i controlli di sicurezza, che possono risultare fondamentali per evitare che arrivino sul mercato prodotti danneggiati”.
Di che tipo di controlli di tratta?
“Del controllo del vuoto e di quello con Raggi X per verificare la presenza di corpi estranei all’interno di barattoli e confezioni. Si tratta di un servizio importante perché i danni che un’azienda alimentare può avere dall’arrivo sugli scaffali di un prodotto contaminato possono essere enormi, soprattutto a livello di immagine, perché si incrina il rapporto di fiducia con il consumatore”.
Altre indicazioni?
“L’attenzione alla sostenibilità ambientale è sempre maggiore anche tra i consumatori, perciò è bene rivolgersi a società dotate di impianti capaci di lavorare con carta e plastica riciclata per realizzare confezioni ecocompatibili. Nel nostro caso, per esempio, la recente inaugurazione di un nuovo impianto capace di farlo si inserisce nell’ambito di una strategia aziendale ben precisa: investiremo su un impianto fotovoltaico da 800 kilowatt, che si aggiungerà a quello da 300 già realizzato nel 2010 e ci consentirà di lavorare quasi totalmente in autoconsumo”.
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