Sebbene secondo la legge il compito dell’agente immobiliare si limiti a far incontrare compratore e venditore di un immobile e a far sì che trovino un accordo economico, la realtà di oggi racconta di una profonda evoluzione di questa professione, con un deciso ampliamento degli ambiti di intervento. Ne parliamo con Racha Hafez, tra i titolari dell’agenzia modenese Eden Gruppo Immobiliare.
Hafez, oggi un agente immobiliare non può più limitarsi a svolgere i suoi compiti di base?
“Credo che si debba distinguere due tipi di professionisti: i mediatori immobiliari, che si limitano a trovare un accordo su tempi e prezzo a cui concludere una trattativa, e i moderni agenti immobiliari, che partecipano invece a tutte le fasi di quest’ultima, dall’individuazione del possibile acquirente al rogito davanti al notaio. Un professionista efficiente oggi deve fornire tutta una serie di servizi che semplifichino le operazioni per il cliente”.
Di quali servizi si tratta?
“È fondamentale essere sempre presenti e prevedere in anticipo i possibili problemi che potrebbero sopraggiungere. Quindi è importante effettuare le verifiche catastali e urbanistiche sull’immobile, per le quali per esempio noi ci avvaliamo di un geometra di fiducia, e partecipare ai sopralluoghi sia per verificare che la casa sia conforme a quanto scritto nei documenti sia eventualmente per accompagnare il perito della banca al quale potrebbero sfuggire dettagli importanti per la valutazione dell’edificio”.
Quindi l’intervento non si limita strettamente alle procedure per il passaggio di proprietà.
“No, cerchiamo di essere di supporto anche nel rapporto con le banche dei clienti, per esempio sollecitando il notaio affinché produca nei tempi prestabiliti la documentazione richiesta degli istituti di credito. E, nel caso in cui una persona debba vendere un altro immobile prima di acquistare quello oggetto della trattativa, cerchiamo di coordinare le due operazioni in modo che non ci siano ritardi. Poi ci sono i passaggi dal notaio fino al rogito, a cui partecipiamo sempre occupandoci di preparare tutta la documentazione necessaria”.
L’altro compito dell’agente è valorizzare l’immobile da vendere.
“Assolutamente. L’obiettivo è far aumentare il valore dell’abitazione con investimenti minimi da parte del proprietario e, in questo senso è fondamentale l’esperienza. È un po’ come truccare una donna per renderla più bella. Di recente, per esempio, ho consigliato a un cliente di inserire il linoleum nell’appartamento: a fronte di una spesa di circa 600 euro ha potuto aumentare il prezzo di vendita di 30.000. Senza considerare un servizio che abbiamo introdotto da poco”.
Quale?
“La possibilità di avvalersi della consulenza di un arredatore che lavora con noi. Utilizziamo le sue competenze anche per realizzare delle simulazioni per presentare l’immobile in più versioni. E questo introduce un importante cambiamento: la scelta di puntare con decisione sul marketing online, rinunciando al cartaceo per promuovere gli immobili”.
Ci sono altri cambiamenti che nel tempo hanno riguardato la professione?
“Sì, il più importante è il cambio di prospettiva. Se un tempo il bravo agente immobiliare era colui che portava più persone possibile a visitare l’appartamento in vendita, ora vale il contrario. Il professionista effettua un’accurata selezione dei candidati e mostra la casa solo a quelli realmente interessati ed economicamente in grado di acquistarla”.
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