INTERVISTA A ILIO STELLA, BUSINESS EDITOR ED ESPERTO DI EDITORIA ECONOMICA

Ilio Stella, una vita professionale nell’editoria economica, che ha saputo raccontare fin dagli anni Novanta le storie dell’Italia sconosciuta che vince nel mondo, quella delle imprese e degli imprenditori del B2B.
Stella, quanto conta la reputazione per chi fa impresa.
Tantissimo ed è una cosa che se ce l’hai può diventare un fattore di successo, ma occorre imparare a “monetizzarla”.
Cioè?
Passiamo tutta la vita a crearci una “buona reputazione” lavorando e comportandoci in modo corretto. Poi c’è un momento in cui questo patrimonio è giusto comunicarlo e bene. Ma non tutti lo fanno.
Perché “giusto”?
Agli imprenditori onesti che amano restare nell’anonimato domando: ha senso accumulare ricchezza e nasconderla in un cassetto? Ci si “sente” ricchi ma non lo si è realmente, perché la vera ricchezza deve essere valorizzata, ed è un atto “giusto” per se stessi e soprattutto per le generazioni future. Per me la reputazione è la vera ricchezza nell’era del web. E va comunicata.

Ma per chi la reputazione non ce l’ha, c’è qualche speranza?
Si chiama pubblicità di massa. La pubblicità lavora sul lato emotivo, ma ci vogliono molti soldi e molti anni. Non mi occupo di pubblicità. A me interessa solo la comunicazione perché questa lavora sul piano razionale: e non c’è niente di più concreto che comunicare la reputazione di chi già ce l’ha. La reputazione non necessita di pubblicità ma di un’ottima comunicazione, per cui attenzione ad affidarsi a professionisti seri e ad una strategia coerente
Con internet è anche più facile perdere la reputazione.
Vero, se si fanno scorrettezze internet non perdona …
Umberto Eco dice che il dramma di internet è che “ha promosso lo scemo del villaggio a portatore di verità”. È da condividere?
… ci stavo arrivando. Internet è vero che distrugge, ma internet soprattutto crea: non credo alla dittatura dei blogger che spesso si creano la propria reputazione distruggendo quella altrui. Credo invece che il web sia lo strumento più idoneo a valorizzare la vera reputazione delle persone. Che già c’è e che dobbiamo aiutare a tirar fuori dal cassetto. La verità è più forte della menzogna.
Sono queste le motivazioni di fondo del suo Blog www.iliostella.com?

I miei veri “motivatori” sono gli imprenditori, autentici produttori di reputazione. In 20 anni di editoria economica ne ho incontrati migliaia, mi hanno raccontato le loro storie, i loro fallimenti e come li hanno affrontati vincendo sfide apparentemente impossibili. Storie di aziende del miglior B2B italiano che non godono della visibilità di quei settori più a contatto con il consumatore finale. Grazie a loro ho capito la vera differenza tra “fare pubblicità” e “fare comunicazione”, tra promuovere e valorizzare.
Il Blog è uno strumento per valorizzare la loro reputazione?
Il suo vero scopo è sensibilizzare gli imprenditori sul tema della reputazione. Nel mio lavoro parlo dei loro punti di forza, dei valori etici del “fare impresa” e di tutto quel panel di fattori che alla fine raccontano una cosa sola: la reputazione. Ebbene, oggi con il web queste imprese hanno una straordinaria opportunità per emergere correttamente e il Blog vuole renderli consapevoli che comunicare la reputazione è possibile con investimenti economici assolutamente compatibili con i loro budget,
Ma se le imprese godono già di buona reputazione, perché hanno bisogno di comunicarla?
E’ il vero nodo della questione e va spiegato bene. Quando un’impresa è conosciuta perché ha un prodotto buono, un servizio efficiente, un prezzo competitivo, ecc., questi sono i principali fattori di mercato che la rendono vincente e conosciuta. Ma essere conosciuti non significa essere famosi, e la fama si raggiunge quando gli altri parlano bene di noi. Solo quando si comunica ci si rende “famosi” verso chi ci conosce.

In definitiva, come si comunica la reputazione?
Quelli che prima ho chiamato fattori di mercato sono importanti e vanno comunicati bene, ma sono poco efficaci se non comunicati insieme alla reputazione. Il che significa rispondere alle domande: chi c’è dietro a quel prodotto, chi è l’imprenditore, quali valori persegue, l’azienda è affidabile, solida? Comunicare anche questi aspetti, utilizzando metodi della informazione giornalistica e mixandoli con le potenzialità del web, rappresenta un fattore competitivo straordinario che produce un effetto moltiplicatore sugli altri fattori di successo dell’azienda legati al prodotto, al servizio e al marketing.
Buon lavoro allora.
Grazie e buona reputazione a tutti.
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