Promozione della salute, prevenzione, informazione ed educazione sanitaria, domiciliarità e prossimità sono i concetti fondanti del ruolo del farmacista. Le farmacie sono infatti tra gli snodi principali del Servizio sanitario nazionale ma pensare che il farmacista sia solo un professionista che distribuisce medicine si sbaglia. «Chi lavora in farmacia è prima di tutto un punto di riferimento per il territorio e la comunità: offre consigli, scioglie dubbi, segue l’andamento delle cure dei pazienti e fornisce tutta una serie di servizi per la salute e il benessere». Ne parliamo con la dottoressa Roberta Leoncini, titolare della farmacia Santa Maria di Saronno, in provincia di Varese.
Quale è oggi il ruolo del farmacista?
«Il servizio farmaceutico è diventato negli anni un vero e proprio presidio territoriale a difesa della salute pubblica, un cardine del “Sistema salute”. C’è oggi una visione condivisa sul fatto che il ruolo del farmacista e della farmacia non possa e non debba essere più relegato alla logistica e alla dispensazione dei farmaci ma debba indirizzarsi sempre più verso servizi avanzati basati su competenze specifiche orientate al paziente. Per questo il farmacista è chiamato a diventare a tutti gli effetti un consulente per la salute e il benessere ed esperto in ogni ambito della professione, a cominciare dalla selezione dei prodotti».
Di che tipo?
Il farmacista dovrebbe saper scegliere i prodotti che espone sulla base di una selezione a monte. Noi abbiamo un centinaio di dermocosmetici, integratori e nutraceutici a marchio “Farmacia Santa Maria”, creati ad hoc e proposti in abbinamento ai farmaci etici, quelli cioè prescritti dal medico».
Quali vantaggi offrono i prodotti brandizzati?
«Innanzitutto questo ci consente di esprimere la nostra professionalità anche sul prodotto e non solo sulla sua vendita o sulla sua selezione: si tratta di prodotti unici, realizzati da un laboratorio di altissimo livello che ci consentono di evitare la battaglia dei prezzi con la Gdo e internet».
Il tutto nell’interesse dell’utente?
«Esattamente. Questa soluzione ci aiuta a fidelizzare il cliente secondo una logica di cross-selling finalizzata a risolvere nello specifico il suo bisogno. In questo modo l’utente sa di potersi fidare del farmacista che consigliandogli il prodotto specifico aiuta a prevenire l’insorgere di complicazioni o patologie vere e proprie».
Quali sono i prodotti più richiesti?
«Sicuramente le linee dedicate alle disbiosi e ai disturbi gastrici ma anche cosmetici antiage e diversi integratori per l’alimentazione, il dimagrimento o la diminuzione di effetti collaterali dovuti a terapie farmacologiche».
Puntare su prodotti brandizzati si è rivelata una scelta vincente?
«In otto anni la farmacia ha aumentato sensibilmente il proprio fatturato e il riscontro da parte dei clienti è tangibile. Per gratificare i nostri clienti abbiamo anche una tessera fedeltà con diversi premi a raggiungimento di una soglia di punti».
Come fronteggiare la concorrenza senza snaturare la propria professionalità?
«Oggi una farmacia deve sondare spazi nuovi se vuole competere ma non ci si può misurare sul prezzo con la Gdo, le parafarmacie o le farmacie online. Noi dobbiamo combattere sul terreno della professionalità sul quale non abbiamo rivali. Siamo in grado di offrire al cliente un valore unico in termini d’informazioni, consigli e indicazioni».
La farmacia sempre più come presidio sanitario dunque
«È fondamentale essere preparati a riconoscere i piccoli problemi di salute che le persone possono avere e che il bravo farmacista è tenuto a risolvere, consigliando il prodotto giusto. Mi riferisco a tutti quei disturbi come il rossore agli occhi, le macchie sulla pelle, la cattiva digestione, i gonfiori addominali».
Che ruolo gioca in tutto questo la formazione professionale?
«Un farmacista deve essere altamente preparato e sempre aggiornato attraverso continui corsi di formazione che io e il mio staff seguiamo regolarmente. Solo esprimendo pienamente la nostra professionalità possiamo fornire la migliore consulenza all’utente».
Non solo farmaci ma anche test e controlli in loco?
«Offriamo prestazioni di autoanalisi sulla base di programmi predefiniti di monitoraggio come lo screening del colon retto, in collaborazione con Regione Lombardia, oltre al controllo del profilo lipidico e al recaller test, un programma sul recupero della tolleranza alimentare che analizza i valori di citochine infiammatorie presenti nel sangue».
E riguardo alla telemedicina?
«Abbiamo attivato un servizio di telemedicina grazie al quale si può effettuare l’holter pressorio e l’holter cardiaco (Ecg) previo appuntamento con refertazione in 48 ore.
A breve attiveremo anche Skinkeep per l’analisi della pelle: un servizio di consulenza cosmetica per proporre poi il prodotto e il trattamento più adatto».
La bella stagione è alle porte: un consiglio sulle creme solari?
«Abbiamo diverse linee preparate dal nostro laboratorio. Il mio consiglio è quello di scegliere, soprattutto per i bambini, creme con filtro fisico la cui barriera protettiva a base di ossido di zinco, senza agenti chimici, riduce i rischi di eventuali reazioni allergiche».
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