L’agente procuratore della Reale Mutua Assicurazioni di Sanremo spiega l’importanza di tutelarsi contro eventuali rischi futuri e aiuta a districarsi nel complesso mondo delle assicurazioni
Romano Capponi, nato a Molini di Triora, nell’entroterra imperiese, da 35 anni lavora nel ramo delle assicurazioni. Da 5 anni è agente procuratore nell’agenzia di Sanremo di Reale Mutua Assicurazioni, nel centro della città ligure; gestisce un vasto territorio che va da Santo Stefano al Mare fino a Bordighera e Ventimiglia, al confine con la Francia. A lui, grazie alla sua lunga esperienza nel settore, abbiamo chiesto alcuni consigli per districarsi in un mondo delle assicurazioni che è diventato sempre più complesso e, a volte, insidioso.
Romano Capponi, in Italia il numero delle persone assicurate è inferiore alla media europea. Quale può essere la ragione, secondo lei?
In Italia manca storicamente una cultura assicurativa, c’è poca consapevolezza del rischio, ossia dei danni economici che possono intervenire in caso di qualsiasi evento negativo, come un infortunio, un furto, un problema di salute, un danneggiamento causato a terzi. Purtroppo spesso si tende ancora a pensare che, se le cose in un dato momento vanno bene, non c’è motivo per cui debbano andare male in futuro. E’ fondamentale, invece, mettere al sicuro se stessi e i propri cari da eventuali situazioni pericolose che possono accadere in qualsiasi momento. Ed è quando succedono eventi spiacevoli che ci si rende conto che la spesa annuale della polizza sarebbe stata, in realtà, un prezioso risparmio.
Può farci qualche esempio?
Sì purtroppo sì, ed è recentissimo. Più o meno un anno fa’, avevo proposto ad un cliente che ha uno stabilimento balneare di assicurarsi per eventuali danni ma lui aveva rifiutato proprio perché pensava non potesse succedere nulla. Nel giro di poco tempo una mareggiata improvvisa e devastante, di cui hanno parlato anche televisioni e giornali, si è portata via gran parte del suo stabilimento.
Come scegliere, però, l’assicurazione giusta?
Occorre affidarsi ad un buon consulente assicurativo che sia in grado di fare un’analisi approfondita delle esigenze e dei bisogni di ciascun individuo, famiglia, impresa o professionista. Perché le necessità cambiano a seconda delle persone o delle situazioni; se ho appena comprato un’abitazione la mia priorità sarà soprattutto quella di tutelarmi contro danneggiamenti o furti mentre se sono un libero professionista dovrò cautelarmi contro eventuali infortuni o malattie o anche stipulare polizze che coprano la responsabilità professionale.
E dunque, come si riconosce un buon consulente assicurativo?
Un serio consulente assicurativo non tenta di convincerti a tutti i costi, e a priori, a firmare un contratto ma, con un’attenta analisi e valutazione dei costi e benefici, cerca la soluzione ottimale per ciascuno. Grazie alle sue competenze è in grado di valutare anche quali e quante siano le coperture indispensabili. A me è capitato spesso di rinunciare a vendere delle polizze perché mi sono reso conto che alcuni rischi erano già coperti in altro modo e sarebbe stata una spesa superflua per il cliente.
Purtroppo, in un settore che è diventato fortemente concorrenziale, le polizze vengono proposte anche in luoghi diversi dalle compagnie assicurative e spesso da persone che non conoscono approfonditamente la materia ma puntano di più a vendere il prodotto.
Lei lo ha appena ricordato, il mondo delle assicurazioni è cambiato negli ultimi anni. Ora molti stipulano polizze on line
Su internet c’è un’ampia offerta di polizze assicurative a prezzi vantaggiosi, soprattutto per quanto riguarda l’assicurazione auto. Io non sono contrario a priori ma dico solo che bisogna fare molta attenzione. Prima di tutto accertarsi che si tratti di compagnie riconosciute e valide. E’ semplice, basta controllare il sito dell’Ivass, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni che fornisce un elenco completo delle compagnie autorizzate.
Qualche altro consiglio?
Le compagnie assicurative propongono sempre un conto corrente su cui pagare i premi delle polizze. Bisogna diffidare, dunque, di chi propone un pagamento su un conto paypal o su una carta prepagata. E’ successo recentemente ad una famiglia di Imperia. Avevano stipulato ben 11 polizze on line. Poi uno di loro è stato fermato dai vigili urbani e si è scoperto che l’assicurazione Rc non era valida. Come quella di tutti gli altri familiari. Forse questo è un caso limite ma ci sono altri aspetti su cui porre attenzione per poter stare tranquilli
Quali?
Bisognerebbe valutare bene nel dettaglio le coperture delle polizze on line perché magari vanno benissimo per semplici sinistri ma in casi più complicati si rischia di trovarsi in situazioni spiacevoli. Noi in agenzia abbiamo un’impiegata dedicata solo al ramo degli incidenti. E qui si ritorna all’importanza di affidarsi ad un serio consulente assicurativo che conosce bene la materia e sa consigliare la soluzione ottimale
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