“Tutti sanno quanto contino le fondamenta nella costruzione di una casa, ma spesso si sottovaluta l’importanza del terreno che le ospiterà”. A Susanna Sandrini, co-titolare di Cava Sandrini, azienda nata a Zevio, nel veronese, e dal 1956 leader nell’ambito di scavi e movimento terra per il settore edile, chiediamo alcuni consigli per chi deve costruire casa.
Lo scavo è il primo step nei lavori quando si costruisce una casa: voi che avete una lunga esperienza nel settore quale suggerimento potete dare?
Il primo consiglio che sento di dare è quello di affidarsi ad una ditta di provata esperienza, dotata di mezzi e tecnologie adeguate perché lo scavo è più importante di quanto molte persone possano pensare. Il secondo suggerimento è senza dubbio quello di prestare particolare attenzione a questa attività perchè il materiale che viene asportato potrebbe avere un valore che non solo potrebbe azzerare il costo dello scavo ma addirittura dare profitto.
In che senso?
Molto spesso il materiale estratto può essere riutilizzato, ad esempio, come valido terriccio per alcune culture oppure, se ricco di sabbia o materiale sassoso, dopo essere selezionato e ripulito può venire trasformato in altro e generare altro materiale che può essere funzionale alla costruzione della stessa casa. Ad esempio, nella creazione dei massetti per pavimenti.
Il terreno della nostra casa del futuro può quindi avere un valore, anche indipendentemente dai muri?
Certamente: affidarsi quindi ad un’azienda specializzata e con esperienza risulta più che mai importante perché può valorizzare il terrendo, per un ritorno utile alla stessa casa, quindi con un risparmio nel budget dedicato alla costruzione, oppure perché si può vendere a terzi.
Come scegliere, dunque, la cava a cui affidarsi?
È bene scegliere un’azienda specializzata in un’ampia varietà di materiali e di servizi innovativi, anche al di là di quelli strettamente inerenti all’attività di scavo.
Di che servizi parliamo?
Un’azienda specializzata negli scavi dell’edilizia deve fungere da referente unico per una gamma di opportunità, dallo scavo delle fondamenta di un cantiere, come si diceva, fino ad alcune lavorazioni che andranno a terminare le parti esterne dell’edificio.
Una cava, quindi, oltre a servizi e soluzioni, deve offrire anche materiali idonei?
E deve avere cura, aggiungo, anche per l’involucro esterno dell’edificio. E poi va considerata l’assistenza finale.
Si spieghi meglio…
Parlo della fornitura di assistenza anche con macchinari specifici per la recinzione del lotto, per esempio, o con gli scavi utili al posizionamento della piscina. O, perché no, per il giardinaggio. La casa è bella anche fuori, e la qualità del terriccio utilizzato in questo senso è determinante per la crescita del verde.
Quindi un’azienda specializzata in scavi può fornire supporto anche nella piantumazione del nostro giardino?
Esattamente. In Cava Sandrini operiamo fornendo materiale ripulito da impurità e sassi e poi aggiustato di sabbia fluviale, soprattutto del Po perché dotata di proprietà organiche che meglio alimentano le piante. Un metodo, questo, nato per fornire al cliente il terriccio ideale per tappeti erbosi e ben mescolabile. In tal senso, per lo spianamento servono macchinari idonei al giardinaggio, che devono essere meno pesanti e di dimensioni ridotte, per evitare lo schiacciamento del terriccio.
Un sistema virtuoso di economia circolare, quindi, nel quale chi costruisce casa può contenere i costi e realizzare un edificio che lo soddisfa sia lato portafoglio sia sul piano della sostenibilità. Il tutto con un unico interlocutore…
Esattamente: un unico referente con la garanzia di un risultato migliore nel tempo. La terra ci permette di recuperare praticamente tutto ed è bene considerare anche che alcune lavorazioni di eccellenza consentono di avere materiali di primordine nella costruzione.
A quali lavorazioni si riferisce?
In particolare, al lavaggio dei materiali di scavo: in Cava Sandrini siamo tra i pochi a lavare tutto il residuo sotto getti di acqua, poi selezionandolo e infine nebulizzandolo. Questo procedimento consente di dare pregio al materiale finale che verrà riutilizzato dal cantiere al maneggio, dal campo sportivo al giardino, perché non sono presenti le polveri che possono essere dannose. Penso ai palazzi da restaurare, nei quali queste possono inficiare la resa finale, oppure alle costruzioni per le scuole dell’infanzia, in cui creano danni importanti alla respirazione dei bambini e del personale scolastico. O anche nei maneggi e nei campi di equitazione: il cavallo che respira la polvere a lungo andare performerà peggio e non starà bene.
Infine, ma non in ordine di importanza, pensiamo ai lavoratori in cantiere: le polveri possono creare grandi danni a chi opera con i materiali dell’edilizia. Ecco perché questo processo del lavaggio del materiale è prerogativa di eccellenza e anche di tutela, dall’ambiente all’uomo.
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