YouReputation
  • Home
  • About YouR
    • Mission
  • Press Release
  • Contattaci
  • Italiano
    • Inglese
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • About YouR
    • Mission
  • Press Release
  • Contattaci
  • Italiano
    • Inglese
YouReputation
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Teti Aqe: “La soluzione al problema dello smaltimento dei fanghi della depurazione è molto semplice: basta non produrli”.

06/07/2020
in Interviste
Teti Aqe: “La soluzione al problema dello smaltimento dei fanghi della depurazione è molto semplice: basta non produrli”.

Ilaria Pibiri

Quella che sembra una frase semplice contiene invece la dirompenza della rivoluzione, di un cambiamento che farà storia. Perché per decenni le società che si sono occupate di depurazione, di rifiuti, di scarti del processo depurativo delle acque, si sono concentrate su miglioramenti volti solo a limitare effetti che di fatto poi avevano un’eredità dannosa sull’ecosistema. Arginare, contenere, ridurre senza mai abbattere per davvero il prodotto nocivo, non riuscendo a non inquinare e rispettare l’ambiente. Ci facciamo spiegare come mai da Ilaria Pibiri, 35 anni, ingegnere ambientale laureata proprio con una tesi sui fanghi aerobici granulari e che si occupa per conto della Teti Aqe dello sviluppo del progetto Oblysis in Italia.

Ci può aiutare a capire come avviene normalmente il processo di depurazione?

Fino ad oggi la tecnologia più diffusa nella depurazione delle acque reflue per la rimozione di sostanza organica biodegradabile, fosforo e azoto, è il trattamento ossidativo biologico a fanghi attivi. Il processo si basa sulla proprietà di alcuni microrganismi di nutrirsi delle sostanze inquinanti contenute nel liquame, degradandole e riducendone la concentrazione nello scarico finale depurato. Gli impianti a fanghi attivi sono chiamati anche processi a biomassa sospesa, poiché le popolazioni batteriche responsabili del trattamento depurativo sono presenti sotto forma di fiocchi tenuti in sospensione attraverso l’insufflazione d’aria o mediante miscelatore. La biomassa oltre a metabolizzare la sostanza organica contenuta nei liquami ha anche il ruolo di costituire fiocchi di fango capaci di separarsi per gravità dall’acqua all’interno del sedimentatore. Sul fondo del sedimentatore secondario si accumulano i fanghi di supero che devono essere poi trattati e portati a smaltimento. Quindi si è sempre avuto a che fare con un problema delicato e complicato, cioè dove mettere questi fanghi.

Cosa è stato fatto finora per limitare il problema?

Si è cercato di arginare il problema attraverso la linea fanghi presente negli impianti che ha lo scopo di eliminare l’elevata quantità di acqua contenuta nei fanghi e di ridurne il volume, e inoltre di stabilizzare il materiale organico e di distruggere gli organismi patogeni presenti, in modo tale da rendere lo smaltimento finale meno costoso e meno dannoso per l’ambiente. È una tematica nota, delicata ma pur sempre priva di soluzione, almeno fino a oggi.

 

1 di 5
- +

È possibile trovare un’alternativa ai fanghi attivi?

Un’alternativa ai fanghi attivi è la tecnologia a fanghi granulari. Il trattamento biologico delle acque reflue basato sul processo a fanghi aerobici granulari sta riscuotendo un interesse sempre maggiore nella comunità scientifica grazie alle sue peculiari caratteristiche che lo rendono fortemente competitivo rispetto alle tecnologie convenzionali sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista economico.

Ci spiega cosa può cambiare adesso?

Con l’utilizzo del fango granulare e della nuova tecnologia ci sono quattro vantaggi. Il primo: la riduzione di oltre il 50 per cento della produzione di fanghi di supero. Il secondo: si dimezzano i consumi energetici. Il terzo: l’incremento delle prestazioni dell’impianto in termini di abbattimento delle sostanze inquinanti. Il quarto: la possibilità di moltiplicare la potenzialità degli impianti attuali aumentando quindi la capacità di trattamento.

Come si chiama la nuova tecnologia?

Si chiama Oblysis, è un brevetto del 2019 di concessione esclusiva della società Teti Aqe, che fa parte del gruppo Riverso, società che si occupa da decenni dello smaltimento dei rifiuti.

 Come si abbatterebbero i costi scegliendo questo principio?

Le tecnologie a fanghi granulari sviluppate sino a questo momento su scala industriale, sono state applicate esclusivamente in impianti ad alimentazione discontinua e comportano ingenti interventi strutturali sugli impianti esistenti per poter implementare la tecnologia, mentre OBLYSIS è un processo a flusso continuo con maggiore semplicità costruttiva, facile applicabilità a impianti esistenti e minore necessità di controlli e automazioni di processo. Non sono necessari quindi interventi sulle strutture esistenti, modifiche sui circuiti idraulici e interventi nelle apparecchiature elettromeccaniche. Poi i consumi, basti pensare che negli impianti tradizionali le soffianti devono restare accese 24 ore su 24. Con la tecnologia OBLYSIS questo non è più necessario con un conseguente risparmio energetico. Inoltre grazie alla notevole riduzione della produzione di fanghi di supero si abbatterebbero nettamente i costi del trattamento e dello smaltimento. Infine il fango aerobico granulare consente di realizzare all’interno della stessa vasca i processi che negli impianti a fanghi attivi tradizionali sono realizzati in vasche differenti permettendo così di moltiplicare la potenzialità degli impianti esistenti e aumentare la capacità di trattamento.

 Sembra proprio che la rivoluzione sarà automatica. O ci sono ostacoli?

Forse c’è ancora incredulità come tutte le rivoluzioni. Ma una volta superato “l’effetto sorpresa” sarà invece un effetto domino senza precedenti proprio perché rompe qualunque paragone con le tecniche usate fino a ieri.

 

Guarda il video

SCOPRI DI PIÙ

Leggi anche Teti Aqe si prepara a rivoluzionare il sistema della depurazione con la tecnologia Oblysis

Leggi l’approfondimento Ansa Teti Aqe cambia il paradigma della depurazione delle acque con Oblysis

Visita il Sito Teti Aqe

Tags: Ilaria PibiriIlaria Pibiri Teti AqeOblysisTeti AqeTeti Aqe Cagliari

Cerca

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Affidabilità
  • Autorevolezza
  • Competenza
  • Contatti
  • Disclaimer
  • Esperienza
  • Home Page
  • Mission
  • Notorietà
  • Perché la reputazione, perché YouReputation
Privacy Policy  |  Cookie Policy

Copyright © Tutti i diritti riservati. YouReputation è una testata giornalistica iscritta al registro stampa presso il Tribunale di Terni con autorizzazione n. 599/2018 del 01/03/2018 – P.Iva 01220990558

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Affidabilità
  • Autorevolezza
  • Competenza
  • Contatti
  • Disclaimer
  • Esperienza
  • Home Page
  • Mission
  • Notorietà
  • Perché la reputazione, perché YouReputation

Copyright © Tutti i diritti riservati. YouReputation è una testata giornalistica iscritta al registro stampa presso il Tribunale di Terni con autorizzazione n. 599/2018 del 01/03/2018 – P.Iva 01220990558