L’attenzione verso la persona, il saper consigliare e confortare le esigenze di ciascuno sono un must essenziale per la sanità privata: ne parliamo con Tiziana Bettenzana, amministratrice del Poliambulatorio Specialistico Golgi di Brescia, struttura che da oltre 25 anni offre una molteplicità di servizi per la salute e il benessere, dalle visite specialistiche volte alla prevenzione, diagnosi e cura di diverse patologie ai moderni trattamenti estetici, dalla fisioterapia all’ozonoterapia
Ci presenti il suo poliambulatorio
«La nostra struttura è un centro polispecialistico con circa 40 medici specializzati in diverse branche della medicina, con sotto-specializzazioni specifiche per garantire diagnosi complete e altamente specifiche per la cura di patologie particolari o per il benessere in generale della persona».
In che senso?
In ortopedia abbiamo medici dedicati esclusivamente alla microchirugia della mano o della spalla e quelli specializzati negli arti inferiori, ginocchia e piedi. Anche in ginecologia abbiamo sette medici e per la dermatologia ci sono medici specialisti in dermatologia medica e in quella estetica».
Cosa fa la differenza oggi nella sanità privata?
«La differenza la fa il paziente che deve essere sempre al centro di ogni attenzione: da quando entra a quando esce, dalla telefonata al post visita va seguito passo dopo passo. Noi, ad esempio, siamo abituati a dare indicazioni sul miglior proseguo della terapia e se necessario possiamo anche consigliare dove effettuare eventuali interventi chirurgici o ulteriori esami indirizzando il paziente presso altre strutture pubbliche o private».
Quindi è il rapporto umano il vero valore aggiunto
Nella sanità privata oggi l’eccellenza medico-strumentale è il requisito fondamentale ma a volte non basta: è il contatto umano e diretto e la relazione con il paziente che fa la differenza, soprattutto in caso di diagnosi negative che possono comportare momenti di smarrimento e sconforto da parte del paziente. L’importante è quindi dare un servizio a tutto tondo sia dal punto di vista professionale, con medici altamente qualificati e competenti, sia da quello umano, con particolare premura e attenzione al rapporto che si instaura fra lo specialista e il paziente che deve essere sempre basato sul giusto equilibrio fra ascolto e fiducia reciproci».
In quest’ottica quanto conta la formazione dello staff?
«In ogni centro medico privato l’accoglienza all’ingresso deve giocare un ruolo fondamentale. Per noi è una prerogativa essenziale che ci ha portato a diventare un punto di riferimento sul territorio e non solo. Il nostro personale viene preparato e informato per fornire consulenza diretta al paziente e permettergli di scegliere il medico più adatto alla sua patologia specifica».
Le è quindi capitato di ricevere pazienti che hanno avuto esperienze negative?
«Abbiamo pazienti che provengono anche da fuori regione, soprattutto dal Sud. Sono pazienti ormai fissi che tornano più volte all’anno perché sanno che qui possono ricevere diagnosi e spiegazioni chiare su cosa devono fare».
E sui tempi di attesa?
«Sono un altro punto qualificante per un centro medico privato. Noi riusciamo a garantire ogni visita con i migliori specialisti nell’arco di qualche giorno. Inoltre, per esami come ecografie ed elettromiografie il referto viene consegnato immediatamente».
La collaborazione con altre strutture è un altro punto qualificante?
«Da quando è stato fondato il Poliambulatorio Golgi i nostri medici hanno instaurato rapporti con istituti nazionali di alto livello dove indirizziamo i pazienti in caso di patologie gravi. Siamo in pratica un punto di appoggio per chi è alla ricerca della diagnosi e della sua migliore soluzione».
Qualità che si riflette anche nei macchinari…
«Ogni anno investiamo in nuove strumentazioni: dai macchinari diagnostici, come gli ecografi, alle macchine onde d’urto focali per curare i disturbi legati alle calcificazioni ossee e altre patologie. Del resto è d’obbligo aggiornarsi per poter garantire la massima qualità e il nostro Centro è noto per essere tecnologicamente all’avanguardia e per la capacità di investire continuamente in nuovi macchinari diagnostici, riabilitativi e fisioterapici».
Ad esempio?
«Siamo gli unici sul territorio ad avere un macchinario che unisce radiofrequenza ed elettroporazione per ripristinare le condizioni ottimali del pavimento pelvico femminile in modo sicuro, confortevole ed efficace. Si tratta di una soluzione non invasiva e del tutto indolore per la cura dell’intimità femminile, ideale per le donne che desiderano rafforzare e tonificare i loro tessuti genitali tramite un trattamento che viene svolto in ambulatorio».
Investite anche in test e protocolli innovativi?
«Certamente. In ginecologia, ad esempio, eseguiamo l’Harmony Prenatal Test, un esame di diagnosi prenatale non invasiva che permette di rilevare in modo accurato le più comuni trisomie fetali e delle aneuploidie fetali dei cromosomi X e Y: un esame sicuro e privo di rischi per la madre e per il feto in quanto eseguito su un semplice prelievo di sangue materno.
Abbiamo inoltre il test per la diagnosi precoce del cancro in grado di evidenziare la comparsa di eventuali tumori in un’ottica preventiva».
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